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Nuove restrizioni antismog, cosa prevede il piano per Modena

Prevista dal Pair 2020 della Regione Emilia Romagna per tutti i Comuni sopra i 30 mila abitanti. Da quest’anno le limitazioni riguardano anche i veicoli diesel Euro 4

Torna a partire da lunedì 1 ottobre la manovra antinquinamento prevista dal Piano integrato per la qualità dell’aria (Pair 2020) della Regione Emilia Romagna che impone limiti al traffico e al riscaldamento a biomasse e che quest’anno, per la prima volta, allarga il divieto di circolazione anche ai veicoli diesel Euro 4.  

La manovra, che resterà in vigore fino al 29 marzo 2019, è applicata in tutti i Comuni al di sopra dei 30 mila abitanti e nei Comuni della cintura di Bologna. Nella provincia di Modena i Comuni interessati sono quindi Modena, Carpi, Sassuolo, Formigine e Castelfranco. Dal lunedì al venerdì e nelle cinque domeniche ecologiche previste (7 ottobre, 4 novembre, 13 gennaio, 3 febbraio e 3 marzo), dalle 8.30 alle 18.30 non potranno circolare i veicoli a benzina Euro 0 ed Euro 1; i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4 (anche se dotati di filtro antiparticolato); i ciclomotori e i motocicli Euro 0. Una prova generale delle domeniche ecologiche sarà il 23 settembre con la domenica XXL. Tutti i veicoli potranno invece circolare liberamente nei giorni festivi dell’1 novembre, 25 e 26 dicembre 2018, 1 e 31 gennaio 2019.

A Modena le limitazioni saranno applicate nell’area compresa all’interno delle tangenziali nord Pirandello, Carducci e Pasternak, via Nuova Estense, strada Bellaria, strada Contrada, via Giardini, complanare Einaudi, strada Modena-Sassuolo, tangenziale Mistral. È comunque sempre possibile, per tutti i veicoli, percorrere la tangenziale e utilizzare i 26 parcheggi scambiatori utilizzando le vie di accesso consentite.

Con l’estensione ai diesel Euro 4, prevista dal Pair regionale, i veicoli privati immatricolate nel Comune di Modena coinvolti nella manovra antismog sono circa 29 mila: 8.600 veicoli a benzina (Euro 0 ed Euro1); 9.500 diesel inferiori a Euro 3 e 11 mila diesel Euro 4. “Il Piano è stato approvato dalla Regione nella primavera del 2017 e, procedendo  nell’applicazione, si intensificano  in tutto il territorio regionale - precisa l’assessora all’Ambiente del Comune di Modena Alessandra Filippi - le misure per ridurre l’inquinamento dell’aria prodotto in quantità significativa dal traffico e dal riscaldamento degli edifici. Ai Comuni non è concessa la possibilità di concedere deroghe, come ben sanno le associazioni di categoria che per anni hanno partecipato alle consultazioni regionali e alle audizioni delle commissioni in Regione. Quello che abbiamo continuato a sollecitare e continueremo a fare, per rispondere alle esigenze dei cittadini, è la richiesta rivolta sia alla Regione che al Governo di incentivi per favorire l’acquisto di auto meno inquinanti e per promuovere una mobilità più sostenibile”.

Per quanto riguarda i limiti al riscaldamento, la manovra prevede il divieto di utilizzare biomasse (come legna, pellet, cippato) per il riscaldamento domestico, nelle abitazioni dotate di sistema multi combustibile. Il divieto si applica a tutti i focolari aperti o che possono funzionare aperti e nei generatori con potenza nominale fino a 500 kw, alimentati a biomasse combustibili solide, con certificazione ambientale inferiore a 3 stelle, come previsto dal decreto del ministero dell’Ambiente del 7 novembre 2017. Dall’1 ottobre sarà inoltre obbligatorio utilizzare pellet certificato (le istruzioni per riconoscerlo si trovano sul sito www.liberiamolaria.it).

Le informazioni sulla manovra, la mappa della zona interessata e le deroghe previste sono disponibili sul sito www.comune.modena.it/liberiamolaria-modena. Per informazioni è anche possibile recarsi all’Urp di piazza Grande 17, tel. 059 20312; piazzagrande@comune.modena.it.

Come lo scorso anno, le misure emergenziali saranno applicate dopo quattro giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero per il PM10 (50 microgrammi per metro cubo). Le misure emergenziali vengono applicate nel territorio provinciale nel quale si verifica il superamento. Due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì Arpae verificherà i valori di concentrazione di PM10 e, in caso di superamento, comunicherà ai Comuni la necessità di applicare le misure emergenziali già dal giorno successivo. In caso di superamento segnalato il lunedì, quindi, le misure emergenziali si applicheranno dal martedì e resteranno attive solo quando le polveri rientreranno nei limiti in base alla segnalazione del bollettino di controllo di Arpae.

Previsti anche la riduzione della temperatura di almeno un grado negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C nelle sedi di attività industriali e artigianali). Sono esclusi ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici. Saranno anche vietate, nello stesso periodo, le operazioni di bruciatura di sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale e sarà vietato l’utilizzo di biomasse (legna, cippato) nelle unità immobiliari dotate di sistema multicombustibile.

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