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Da due mesi presidio permanente davanti alla Goldoni, i lavoratori non mollano

Domani, durante lo sciopero nazionale dei metalmeccanici, il segretario regionale della Fiom Cgil Samuele Lodi interverrà dal presidio

Sono passati due mesi da quando la doccia fredda di un probabile fallimento, dovuto più ad una scelta, che alla reale impossibilità di dare un futuro all’impresa, veniva annunciata con totale nonchalance ai delegati ed ai funzionari Fiom Cgil presenti in rappresentanza dei 210 lavoratori e lavoratrici della Goldoni.

Il 4 settembre, dopo l’incontro, scese le scale di Confindustria, ci siamo fermati sotto i portici del palazzo, prevaleva incredulità per quanto annunciato, il bisogno di avere conferme, di aver capito bene quelle dichiarazioni espresse con la tranquillità di chi butta nel cestino un fazzoletto di carta.

Le Rsu, in una ancora calda serata di settembre, hanno montato un gazebo rosso davanti all’impresa, nel parcheggio davanti alla Goldoni; con questo stato d’animo hanno visto arrivare i colleghi, increduli già in serata. La prima notte di presidio, accampati all’aperto, in attesa dell’assemblea del mattino dopo, sabato, nessuno ha dormito.

Sono passati due mesi, le serate non sono più calde, ma umide e nebbiose, e il presidio permanente continua; il Tribunale ha ammesso la richiesta di concordato, ed ora, la possibilità che tra i potenziali imprenditori interessati qualcuno voglia investire nella ripartenza della Goldoni, sostiene le lavoratrici ed i lavoratori.

In due mesi sono state coinvolte, mostrando reale interessamento e coinvolgimento nel portare avanti le ragioni della vertenza, le istituzioni ad ogni livello, in tanti sono passati davanti alla Goldoni e hanno contribuito alla lotta con iniziative di sostegno di ogni tipo, delegati, rappresentanti delle istituzioni, ma anche tanti cittadini, cantanti, ristoratori, fornai, altre aziende e associazioni che hanno con il loro aiuto fattivo e con la loro presenza contribuito al sostentamento del presidio, mostrando una solidarietà inattesa ed importantissima.

Sono passati due mesi e  come prima, e ora con ancora più forza, le lavoratrici ed i lavoratori e le Rsu affiancate dalla Fiom rivendicano il loro diritto a riprendere a lavorare in un’impresa in cui credono, e in cui hanno sempre creduto. Domani, giovedì 5 novembre, durante lo sciopero dei metalmeccanici, proclamato a livello nazionale da Fim, Fiom e Uilm, il segretario regionale della Fiom Cgil Samuele Lodi interverrà dal presidio Goldoni, per il contratto e perché "la Goldoni va salvata...punto".

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