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Eccidio delle Fonderie, commemorazione nel 71° anniversario

Cerimonia sobria davanti al cippo. Oggi diverse iniziative online, tra cui alle 18.30 il video dello spettacolo di e con Carlo Lucarelli

L'emergenza sanitaria non ha fatto saltare la tradizionale cerimonia davanti al cippo che ricorda le vittime dell'eccidio delle Fonderie del 9 gennaio 1950.  L’iniziativa, che si è svolta nel rispetto delle misure contro la diffusione del Coronavirus, è stata organizzata come ogni anno dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per ricordare i sei operai che persero la vita sotto il fuoco della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del lavoro nel 1950 contro i licenziamenti decisi dalla direzione aziendale. I sei operai erano Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti, mentre altre 200 persone rimasero ferite.

Quest’anno la commemorazione rientra nel programma sviluppato dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena, con l’opera d’arte pubblica di Simone Ferrarini del collettivo Fx a cura di Arci, iniziative dei sindacati Cgil, Cisl e Uil sin dal mattino sui loro canali social e, al pomeriggio alle 18, con appuntamenti online del progetto “Rivoluzioni: persone, luoghi ed eventi del Novecento tra crisi e trasformazioni”, nato nel Comitato per la storia e le memorie del ‘900 e ideato da Istituto storico e Centro documentazione donna con la collaborazione scientifica della Fondazione Collegio San Carlo e il sostegno di Fondazione di Modena.

“Non dobbiamo dimenticare chi ha perso la vita mentre manifestava per il lavoro e per i diritti, lasciandoci un’eredità che trova le basi anche nei valori della democrazia e della libertà, da cui non si può prescindere, che caratterizzano la Costituzione italiana”, ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione della cerimonia. Il sindaco ha partecipato alla commemorazione con il gonfalone della città e ha deposto al cippo che ricorda la strage una corona d’alloro con il nastro gialloblu e la scritta “Il Comune di Modena nel 71° Anniversario”. “Nel pomeriggio dopo l’eccidio – ha detto inoltre Muzzarelli – in migliaia si radunarono in piazza Roma, e, così come ai funerali, commozione, rabbia e dolore non sfociarono in violenze, ma in una ferma prova di coscienza e unità”. Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei.

Un'ora dopo la commemorazione delel autorità anche il sindacato SI Cobas ha svolto in modo autonomo la deposizione di una corona.

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