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Emergenza climatica: Ok in Consiglio Comunale per un maggiore impegno

Approvata la mozione presentata da Giordani (M5s) che chiede anche di fare il punto in Consiglio comunale sulle azioni per la transizione ecologica ed energetica

Continuare il percorso intrapreso a Modena di contrasto all’emergenza climatica e sollecitare il Governo affinché anche nel Paese resti prioritaria l’attenzione sui temi della sostenibilità ambientale ed economica e del processo di transizione ecologica ed energetica. Contestualmente, informare il Consiglio sull’andamento complessivo delle politiche e delle azioni messe in campo nel territorio per affrontare il problema climatico, anche in riferimento agli obiettivi previsti dal Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc) del Comune. Sono i principali inviti rivolti all’Amministrazione da un ordine del giorno presentato da Andrea Giordani per il Movimento 5 stelle e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 19 gennaio.

Il documento si inserisce “in un percorso globale di contrasto all’emergenza climatica” che vede impegnate anche le amministrazioni locali. Presentando la proposta in aula, quindi, il consigliere Giordani ha sottolineato a questo proposito l’attenzione del Consiglio comunale sui temi della riduzione di inquinamento e gas serra e “del rispetto dei principi dell’economia circolare nella gestione del servizio di gestione dei rifiuti urbani e nell’introduzione di un sistema di tariffazione puntuale o corrispettiva”. Un’attenzione attestata dalla trattazione di specifiche mozioni “votate a larghissima maggioranza se non all’unanimità, di cui, però, occorre proseguire l’attuazione”.

In parallelo, ricorda la mozione, l’Amministrazione insieme al Consiglio ha approvato alcuni documenti strategici (Paesc, Pums, Linee guida  del verde e Piano strategico digitale) che puntano proprio “a contrastare e invertire l’emergenza climatica, tramite i principali driver ‘mitigazione’ e ‘adattamento’, a loro volta declinati in azioni concrete come la riduzione dei gas serra per almeno il 40 per cento e la messa a dimora di 200mila alberi entro il 2030”. In questo contesto si inserisce anche il Piano urbanistico generale (Pug), adottato in aula alla fine dell’anno scorso, che “cambierà completamente le logiche e gli standard del Prg di fine anni ’80, insufficienti e non idonee a fronteggiare l’emergenza climatica”. Positive nel frattempo, sono state, richiama l’ordine del giorno, pure alcune azioni strutturali volte alla sostenibilità ambientale e alla lotta all’emergenza climatica come “l’efficientamento energetico del patrimonio scolastico comunale, l’installazione di pannelli fotovoltaici su immobili pubblici, la revisione del servizio di raccolta rifiuti urbani con sistema misto e porta a porta e la realizzazione di boschi urbani”.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Barbara Moretti ha spiegato che la mozione potrà servire a “sollecitare l’Amministrazione a onorare gli impegni presi dal Consiglio con l’approvazione di molti atti votati a favore del clima e dell’ambiente”, nell’ottica quindi di un maggior efficientamento energico “che risulta fondamentale per un Ente che ha sedi fortemente energivore”. Il documento, ha aggiunto Giovanni Bertoldi, auspica infatti “un cambio di paradigma quanto mai attuale e necessario”. Il consigliere ha messo l’accento anche “sull’aspetto informativo affrontato dalla mozione, perché permette ai consiglieri di fare al meglio il nostro lavoro di sollecitazione all’Amministrazione”.

“Per il Consiglio comunale è fondamentale capire se e quanto la giunta dà corso agli ordini del giorno approvati e rilevare che attenzione viene data al ruolo dell’Assemblea”, ha osservato Elisa Rossini (Fratelli d’Italia). La consigliera ha giudicato positivamente, dunque, “la richiesta di aggiornare il Consiglio rispetto ai percorsi trattati sui temi ambientali”

Per contrastare l’emergenza climatica “occorre un cambio di visione radicale, orientato alla transizione ecologica ed energetica: si può fare di più, anche a Modena”, ha affermato Giovanni Silingardi (M5s). Auspicando il voto unanime del Consiglio, come è poi effettivamente avvenuto, il consigliere ha specificato che uno degli obiettivi principali della mozione “è di stimolare ulteriormente l’Amministrazione a spingere ulteriormente verso una ‘rivoluzione’ ecologica”.

Per il Pd, Alberto Bignardi ha riconosciuto l’importanza di “migliorare le azioni volte al contrasto dell’emergenza climatica” sotto tutti i punti di vista, a partire dalla raccolta dei rifiuti. “È fondamentale – ha spiegato – non solo aumentare la quota della differenziata, ma sarebbe piuttosto utile pure orientarci, al momento degli acquisti, verso prodotti che possono essere smaltiti in maniera più sostenibile”. Diego Lenzini ha auspicato la maturazione nei cittadini “di una vera coscienza ambientale ed ecologica che guidi le concrete azioni quotidiane verso i principi della sostenibilità: non è più sufficiente la ‘sola’ attenzione’ al tema, serve un salto di qualità”. Occorrerebbe, in particolare, “mettere a sistema le diverse azioni con l’obiettivo di affrontare in maniera strutturata la crisi climatica”.

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