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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Ravarino

Emergenza, grande sforzo per la Croce Rossa di Ravarino: assistite 41 famiglie

L’emergenza Covid-19 ha moltiplicato gli sforzi della Croce Rossa di Modena e decuplicato i risultati della Sede di Ravarino, e nei territori dell’Unione del Sorbara. E nel futuro nuovi servizi e nuovi volontari

Ovunque, per chiunque”. È questa la vision della Croce Rossa Italiana, tre semplici parole per incoraggiare le persone a mobilitarsi per il bene delle proprie comunità. Ed è proprio questo lo spirito con il quale il Comitato di Modena ha supportato i volontari della sede di Ravarino, sparsi tra Sorbara e Nonantola, che con passione e tenacia continuano a svolgere le attività socio-assistenziali necessarie alla comunità, soprattutto in questo periodo scosso da una pandemia di proporzioni mai viste prima.

In questo particolare periodo lo sforzo della CRI nel supportare la popolazione si è decuplicato: sono divenute 41 le famiglie assistite dalla sede locale – erano 5 prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus – persone che si trovano in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro a causa dell’attuale crisi sanitaria. Per poterle sostenere sono state organizzate varie collette alimentari nei supermercati, nei negozi, nelle aziende, segno della coesione sociale del territorio. A queste si sono aggiunti i servizi legati al “Tempo della Gentilezza”, il nome che la Croce Rossa ha voluto dare a quel complesso di servizi a favore delle persone che non possono uscire di casa, per pagare le bollette, comprare farmaci o fare la spesa, anziani, positivi al virus, disabili…

Nell’ottica di una cooperazione territoriale “si lavora insieme per mettersi a disposizione del Territorio, è questo lo spirito di Croce Rossa per me” – ha affermato Carmen Grippo, referente della sede CRI di Ravarino, commentando la forte cooperazione con i servizi sociali dell’Unione, le Caritas e le numerose associazioni del territorio. “Queste attività sono molte rispetto a quello che facevamo prima, c’è stata una immediata capacità di reazione ed un impegno oneroso anche grazie ai volontari di Modena, ne sono orgogliosa” ha continuato Grippo.

L’emergenza è ancora in corso, ma già si guarda alle potenziali attività di cui il territorio ha bisogno, in accordo con gli enti. In primis quelle socio-assistenziali, quali la formazione della popolazione, il supporto per l’integrazione e la scolarizzazione dei bambini stranieri, il sostegno alla casa di riposo di Ravarino, le attività con le scuole per l’Ecologia fatte anche in collaborazione con la Protezione Civile. Un altra necessità è sicuramente il servizio di Ambulanza, vista anche la posizione geograficamente sfavorevole del Comune rispetto alle aziende sanitarie più vicine.

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