Restrizioni, tutta l'Emilia-Romagna in zona rossa "ufficiale" dal 15 marzo
Poco cambia per il territorio modenese, già "rosso" da ormai una settimana. Come prevedibile, tuttavia, le restrizioni si protrarranno ben oltre il termine del 21 marzo previsto dall'ordinanza Bonaccini
"Passano in area rossa le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa". È quanto si apprende da fonti del ministero della Salute.
"Tutte le altre Regioni saranno in area arancione per gli effetti del decreto legge approvato stamane. È in corso una "verifica sui dati della Basilicata. La sola Sardegna resta in area bianca". Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà dunque nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 15 marzo.
Poco cambia per il territorio modenese, già "rosso" da ormai una settimana. Come prevedibile, tuttavia, le restrizioni si protrarranno ben oltre il termine del 21 marzo previsto dall'ordinanza Bonaccini.
"Sedici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, otto (Campania, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Basilicata, Lombardia, Lazio, Veneto) hanno un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3", si legge nella bozza dell'ultimo Report sull'andamento dell'epidemia, relativo al periodo dall'1 al 7 marzo, redatto dall'Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute e sulla base del quale saranno decisi i nuovi colori delle Regioni. "Si conferma per la sesta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio- prosegue il Report- Dieci Regioni (vs sei la settimana precedente) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Altre 10 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso". E ancora "quattro Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2", mentre le "altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno", conclude il Report.
(DIRE)