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Staminali, ad Unimore quasi 2,5 milioni di euro per la ricerca sui Bambini Farfalla

Cellule staminali, medicina rigenerativa, terapia cellulare e genica, gene editing, malattie genetiche della pelle, epidermolisi bollosa: queste le parole chiave del progetto ERC Advanced Grant presentato dal Prof. Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”

ono stati annunciati oggi i 209 vincitori degli ERC Advanced Grants che saranno finanziati con 507 milioni di euro, tra i vincitori il progetto del prof. Michele De Luca che porterà ad Unimore quasi 2,5 milioni di euro per la ricerca sui Bambini Farfalla.

Costituito nel 2007, l’European Research Council (ERC) supporta con diverse tipologie di sovvenzioni la ricerca scientifica europea per rispondere alle sfide globali di oggi e di domani. Tramite l’ERC, l’Unione Europea finanzia infatti ricercatori di eccellenza in aree scientifiche e tecnologiche emergenti.

“Per questo ultimo bando nell'ambito di Horizon 2020, oltre 200 ricercatori saranno finanziati per seguire il loro istinto scientifico e i loro sogni – ha commentato il professor Jean Pierre Bourguignon, presidente dell’ERC - Tuttavia, il forte aumento della domanda ha portato a una concorrenza molto agguerrita: solo l'8% dei i candidati ha avuto successo. Molti ricercatori eccezionali con idee innovative hanno superato la soglia di eccellenza, ma non hanno avuto accesso ai finanziamenti a causa di vincoli di bilancio, un’altra motivazione per sostenere questi grandi progetti a livello nazionale o regionale".

I progetti presentati sono stati 2.678, provenienti da 14 paesi dell’Unione Europei e associati e il 23% dei progetti finanziati è stato vinto da ricercatrici. Solo 8 progetti sono stati vinti da ricercatori che lavorano Italia, suddivisi in diversi ambiti di ricerca, che vanno dall’economia all’informatica.

“Gli Advanced Grants sono una forma di finanziamento a lungo termine della ricerca molto prestigiosa ed ambita – aggiunge il Prof. Carlo Adolfo Porro, Rettore di Unimore - A questi bandi possono partecipare solo ricercatori affermati con alle spalle un solido curriculum scientifico, presentando progetti innovativi e, in qualche modo, visionari: è questo il caso del Prof. Michele De Luca, da anni a capo di uno dei Centri di Ricerca sulla medicina rigenerativa tra i più importanti a livello internazionale. Questa esperienza di successo, grazie anche al supporto della Direzione Ricerca Unimore, ha consentito al nostro Ateneo di conquistare uno dei tre progetti vinti dall’Italia nel campo delle Scienze della vita”.

Noto per le sue ricerche nel campo delle staminali e per il successo ottenuto, primo al mondo, nella terapia genica che ha salvato la vita ad un piccolo bambino farfalla nel 2017, De Luca ha convinto l’Europa con Holo-GT: un approccio rivoluzionario di terapia genica che unisce tecnologie di riprogrammazione delle cellule staminali epidermiche e tecnologie innovative per superare i limiti ad oggi esistenti nel cosiddetto gene editing, una tecnica in grado di riscrivere il DNA malato.

“Il progetto è mirato alla produzione di una nuova epidermide geneticamente modificata e interamente “costruita” in laboratorio – spiega il prof. Michele De Luca – e si propone di affrontare malattie genetiche della pelle e di altri epiteli di rivestimento non ancora aggredibili con le tecnologie attualmente disponibili, come, ad esempio, le forme dominanti della Epidermolisi Bollosa e, in futuro, di altre malattie genetiche a trasmissione dominante che colpiscono altri epiteli come la cornea”.

Il progetto sarà realizzato presso il Centro di Medicina Rigenerativa di Modena, con la collaborazione dello spin-off universitario Holostem Terapie Avanzate e dei professori Gianni Prosseda e Alessandro Paiardini dell’Università di Roma La Sapienza.

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