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Escursioni, la mappa dei percorsi nelle aree protette di Modena e Reggio

Un portale dell'Ente Parchi dell'Emilia Centrale contiene risorse utili per gli amanti delle escursioni nella natura. Presto anche su App

Una nuova vetrina per la promozione turistica dei territori, ma anche uno strumento pratico e utile "sul campo" per gli escursionisti. E' la mappa -gratuita e a portata di clic che per la prima volta riunisce tutti i sentieri e gli itinerari delle aree protette delle province di Reggio Emilia e Modena. In pratica il progetto, realizzato dall'Ente Parchi "Emilia Centrale" con il supporto delle amministrazioni locali e delle sezioni Cai (club alpini) reggiana e modenese, sistematizza e aggiorna in un unico contenitore facilmente accessibile una poderosa mole di informazioni relative ad un'area di 523 chilometri quadrati, che comprende una quarantina di Comuni sulle due sponde del Secchia, e in cui si snodano poco meno di 2.500 chilometri di rete escursionistica (978 chilometri nelle sole aree protette come riserve e siti Natura 2000) e ben 15 cammini percorribili in 98 tappe.

Una volta selezionato il loro itinerario, gli utenti del sito potranno consultarne la scheda che fornisce anche indicazioni sulla difficoltà del percorso e dati sull'altimetria, i dislivelli, il tipo di terreno, la durata, la lunghezza e se si percorre a piedi o in bici. Entro pochi giorni sarà inoltre pronta anche una app che avrà gli stessi contenuti del sito ma delle funzionalità aggiuntive, come la geolocalizzazione e la possibilità di scaricare la mappa sul telefono, per individuare la propria posizione anche dove non c'è campo.

"Vorremmo che il sito fosse un punto di riferimento vivo e attivo- spiega il presidente dell'Ente Parchi Giovanni Battista Pasini- per cui da oggi in avanti tutti quelli che saranno gli aggiornamenti della rete escursionistica saranno riportati nel portale". Così, aggiunge Pasini, "riteniamo di fare un servizio agli escursionisti ma al territorio in generale fornendo gratuitamente una piattaforma utile anche a chi vorrà promuovere pacchetti di turismo leggero sul territorio". Mara Gombi, assessore del Comune di Canossa e presidente della "comunità del paesaggio protetto della collina reggiana- terre matildiche", che comprende 11 Comuni reggiani, aggiunge: "Abbiamo sempre lavorato sul tema dei sentieri e sulla loro accessibilità oltre che su un uso consapevole del territorio, pertanto questi nuovi strumenti sono un indubbio miglioramento anche nell'ottica di un turismo sostenibile".

Stefano Ovi, presidente del Cai reggiano che gestisce circa 1.500 chilometri di sentieri spiega: "Non significa soltanto curarne la manutenzione, ma anche avviarne dei processi di valorizzazione e curarne la cartografie. Questo strumento è venuto bene e accattivante e ci ha fatto molto piacere". Ovi, con l'occasione, lancia anche un appello alla Regione perchè vari, "un impianto legislativo accurato adatto alla gestione dei sentieri perché l'attuale normativa (risalente al 2014, ndr) è decisamente lacunosa in termini di risorse". Concorda Alberto Accorsi, a capo del Cai modenese: "Serve un grande lavoro per gestire una rete sentieristica e senza i volontari e i mezzi diventa difficile fare la nostra attività. Il nostro impegno c'è e vediamo con questo strumento riconosciuto il loro lavoro". Conclude il presidente della Provincia di Reggio, Giorgio Zanni: "Oggi arriva uno strumento in più per il percorso di valorizzazione territoriale a cui lavoriamo da tempo e che sfrutta un po' anche quello che questi due anni di pandemia ci hanno insegnato a vivere: i nostri territori e le nostre bellezze, a volte trascurate ma che devono essere fatte conoscere".

Gli itinerari sono sul sito itinerari.parchiemiliacentrale.it.

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