rotate-mobile
Attualità Via Divisione Acqui / Via Divisione Acqui

Fermi produttivi alla Maserati, Fiom contro la gestione delle forniture

Critiche da parte delle tute blu della Cgil all'organizzazione della supply chain del gruppo Stellantis: "La disorganizzazione la pagano i lavoratori"

"Un numero rilevante di operai in produzione sono stati fermati dall’azienda per 3 giorni nelle ultime settimane ed ora sono previste altre 3 giornate di stop. Motivi legati al sistema della rete di forniture, hanno spiegato i dirigenti aziendali alle Rappresentanze Sindacali". Lo fa sapere la Fiom/Cgil, insieme alla Rsa, circa l'andamento della produzione dello stabilimento Maserati di via Divisione Acqui, che dopo anni di crisi è tornato a lavorare continuativamente per la produzione della MC20, che sta riscuotendo un buon successo di mercato.

Dal sindacato arrivano critiche alla gestione aziendale, che si agganciano a quelle del contratto che Fiom non ha sottoscritto, sulla scia di un braccio di ferro con il gruppo ex Fiat che perdura da anni. "Per effetto dell’applicazione del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro le giornate di fermo produttivo trasformano quelle ore di stop in “cambiali”. Infatti le ore di lavoro “perse” per il fermo produttivo deciso dalla Maserati restano in capo all’azienda che, per i prossimi 12 mesi, ne potrà disporre nei momenti in cui lo ritenesse necessario", attacca il sindacato. 

Nel corso della visita di Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo Stellantis di cui Maserati fa parte, allo stabilimento modenese, le RSA Fiom Cgil gli hanno fatto presente la necessità di intervenire con un piano serio per risolvere i problemi che "troppo di frequente si presentano lungo la catena logistica dei fornitori a Modena e non solo. "In quell’occasione Carlos Tavares annunciò alle RSA che Stellantis aveva modo di risolvere questi tipi di problemi, ma ad oggi è certamente in atto un peggioramento delle condizioni di lavoro ed una forte preoccupazione per il futuro".

"Le cause? - si interroga la Fiom - Possiamo solo supporre che le economie di scala che Stellantis mette in campo influiscano in modo pesante. Il risultato: la costante riduzione degli occupati in Italia, la cassa integrazione ovunque e, come a Modena dove al contrario il lavoro c’è, fermi produttivi comunicati all’ultimo momento. Pagano sempre gli stessi! Le lavoratrici ed i lavoratori di Maserati Modena, come tutti gli occupati di Stellantis, non possono che essere preoccupati e, sulla base delle regole previste dal Contratto Collettivo Specifico di Lavoro, ne subiscono le conseguenze".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fermi produttivi alla Maserati, Fiom contro la gestione delle forniture

ModenaToday è in caricamento