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Il Ministro Bianchi al Festival della Migrazione: “Essere cittadino significa condividere i valori della Costituzione”

Gli interventi del presidente di Acri, Profumo, del sindaco e del vescovo di Modena, del Rettore di Unimore, del portavoce del Festival Patriarca e di Baruffi della Regione

“Essere cittadino significa condividere il valore comune di una nazione, di un Paese, di una comunità e i nostri valori sono chiariti dalla Costituzione”. Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha detto queste parole intervenendo al seminario ‘Costruttori di ponti’ che ha aperto la sesta edizione del Festival della Migrazione di Modena. Bianchi ha messo al centro il tema della cittadinanza soprattutto a partire dagli studenti e proprio i giovani sono protagonisti di questa edizione del Festival, aperto dal portavoce Edoardo Patriarca: “Cittadini tutti è giustapposto al ‘Fratelli tutti’ di Papa Francesco. Siamo per una fraternità a tutto tondo, con pari diritti. Il tema delle migrazioni deve essere visto come un'opportunità: si tratta di una sfida da affrontare insieme".

L’arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi, mons. Erio Castellucci, ha spiegato: “Può diventare cittadino chiunque dia un apporto alla convivenza civile. Escludere dalla cittadinanza chi accetta i nostri valori significa venire meno ai diritti fondamentali", mentre il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli e il sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Davide Baruffi, hanno insistito sul messaggio lanciato da questa iniziativa: “E’ un messaggio di speranza, la cittadinanza prevede diritti e doveri”, ha spiegato il sindaco. “E’ importante - ha sottolineato Baruffi - tenere aperto il nostro territorio per chi viene ad arricchire la nostra comunità”.

Al via la sesta edizione del Festival della Migrazione, tra Modena e Carpi

Il Presidente di Acri, Francesco Profumo, ha sottolineato: “L’approccio emergenziale al tema si è rivelato miope e dobbiamo superarlo. Quello delle migrazioni è un tema da affrontare con rigore, a partire dai numeri e con un approccio fondato sulla solidarietà. Le Fondazioni di origine bancaria ci sono, fanno parte di quel terzo settore che si impegna su questi temi con serietà e valorizzando il i migranti, che non solo beneficiari ma protagonisti del loro riscatto”. Il Presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli, ha spiegato: “L'inclusione e la partecipazione sono elementi costituenti del nostro sistema democratico. La crescita non può prescindere da un rafforzamento dell'inclusione”, mentre il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro, ha chiuso: “Il tema delle migrazioni richiede una riflessione lontana dai luoghi comuni; è necessario partire dal comune denominatore di appartenenza all'umanità”.

Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes della Cei, da Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni, dall’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità e da Integriamo, con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Comune di Carpi, Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) e diversi altri enti locali, gode inoltre del sostegno del Csv Terre Estensi e di Fondazione di Modena e del contributo di Bper Banca, Fondazione Sias e Menù.

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