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Covid. Importante finanziamento per uno studio Unimore su fattori predittici e danni cronici polmonari

Il progetto di ricerca, coordinato dal prof. Carlo Salvarani, ha ottenuto il finanziamento di oltre 700.000 Euro dal Ministero della Sanità. Nato da una collaborazione tra l’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia e Unimore, vede la partecipazione delle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Modena, di Parma e Monza e l’IRCCS Istituto Auxologico di Milano

Sono già stati scansionati con HRCT 3000 soggetti e sono già stati raccolti oltre 350 campioni di plasma e siero e 200 campioni di cellule mononucleate del sangue periferico da pazienti COVID-19 al momento della diagnosi, assicurando nel complesso la fattibilità del progetto.

I risultati di questo studio forniranno la prova che la perturbazione endoteliale è il punto critico che determina il danno del polmone e degli altri tessuti/organi nei pazienti COVID-19, gettando le basi per possibili interventi terapeutici mirati.

Inoltre, nel caso in cui i dati preliminari sull'attivazione del complemento e l'ipotesi che i neutrofili abbiano un ruolo nell'infezione da SARS-CoV-2 verranno confermati, sarà fornito il razionale per l'uso di farmaci che bloccano il complemento o i neutrofili in COVID-19.

Aumentare le conoscenze sull'evoluzione fibrotica della polmonite COVID-19 nel tempo può aiutare a selezionare i pazienti che possono ottenere benefici dai trattamenti con antifibrotici, oltre a fornire informazioni strategiche per il SSN in termini di future richieste di assistenza medica da pazienti COVID-19.

La disponibilità di numerosi dati clinici, di laboratorio, di funzionalità polmonare e radiologici, in particolare HRCT, accoppiati con gli esiti clinici consentirà la creazione di un gruppo di dati interdisciplinari. Il "machine learning" verrà utilizzato per estrarre conoscenza da questi big data e produrre risultati che potrebbero essere utilizzati per predire l’esito della lesione polmonare di ciascun individuo e fornire sistemi di supporto alle decisioni cliniche, offrendo l'opportunità di interventi su misura. Pazienti a rischio, ad es. per insufficienza respiratoria potranno essere trattati con terapie specifiche per ridurre la progressione della fibrosi polmonare.

Infine, il progetto esplorerà il nuovo concetto di biomarcatori digitali testando il valore di dispositivi di assistenza vocale come strumenti clinici per monitorare i pazienti con polmonite post-COVID-19 durante il follow-up, che permettano di identificare traiettorie di limitazione funzionale nei pazienti, offrendo l'opportunità di interventi tempestivi.

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