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Protezione civile, al Parco Ferrari il grande centro accoglienza in caso di calamità

Chiesti i finanziamenti per due progetti, uno per il centro di ammassamento e l'altro per potenziare la struttura tecnologica del Centro operativo. Candidati al bando regionale

La realizzazione, al parco Ferrari, di opere di urbanizzazione a servizio della nuova area di accoglienza della popolazione in caso di calamità naturale e il potenziamento della struttura tecnologica del Centro operativo comunale. Sono i due progetti, del valore complessivo di 120 mila euro, che il Comune di Modena ha candidato al bando della Regione Emilia Romagna per il potenziamento del sistema di Protezione civile delle Regioni e degli enti locali che ha l’obiettivo di rafforzare le strutture coinvolte nella gestione degli stati di emergenza. Le candidature, approvate dalla Giunta comunale, sono state presentate alla fine di luglio, la risposta è attesa per l’autunno e, in caso di approvazione, i lavori saranno eseguiti entro l’anno.

La nuova area di ammassamento e accoglienza della popolazione, in caso si renda necessario evacuare le abitazioni, è stata individuata nella zona sud del parco Ferrari, nella zona che costeggia viale Italia, e sarà realizzata in corrispondenza di due accessi. Il progetto di fattibilità presentato in Regione, del valore di 80 mila euro, riguarda la realizzazione della nuova rete idrica e fognaria a servizio dell’area.

Il secondo progetto presentato riguarda, invece, l’adeguamento funzionale del Coc, il Centro operativo comunale di Protezione civile che si trova nella sede della Polizia locale di via Galilei. Obiettivo del progetto, che ha un valore di 40 mila euro, è potenziare la struttura tecnologica a servizio del Coc attraverso la riqualificazione funzionale della centrale tecnologica per ridurre il tasso di guasto e realizzare un armadio elettrico per il collegamento in emergenza di un terzo gruppo elettrogeno in container; la fornitura di un gruppo di continuità assoluta modulare di potenza adeguata a evitare che interruzioni di breve durata dell’alimentazione elettrica blocchino il funzionamento dei sistemi di comunicazione; la dotazione di impianti per videoconferenza e per l’allestimento di postazioni di lavoro all’interno della sala riunioni del Coc. I lavori interesseranno soprattutto i locali del primo piano della sede di via Galilei, in modo da renderli convertibili alle funzioni esclusive di Coc in caso di emergenza con tempi inferiori alle 6 ore

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