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Attualità Vaciglio / Strada Morane

Bosco urbano a Vaciglio, lavori conclusi entro luglio

Completata la piantumazione di alberi ad alto fusto, cespugli e arbusti. Pronti anche pozzo e impianto di irrigazione

A Vaciglio, a fianco del comparto residenziale in corso di realizzazione, ora ci sono 8 mila piante in più, che nel giro di qualche tempo costituiranno un vero e proprio Bosco urbano in continuità con l’area boschiva già esistente in via Tignale del Garda.

È stata completata, infatti, la piantumazione delle 8 mila piante, di cui oltre 4 mila ad alto fusto, che daranno vita alla nuova area di forestazione prevista nell’area e sono stati predisposti pozzo e impianto di irrigazione. Entro metà luglio saranno conclusi anche gli ultimi lavori previsti, come la realizzazione di stradelli di passaggio e contenimento.

L’appalto per la realizzazione del bosco urbano, tra le opere di urbanizzazione a carico del soggetto attuatore del piano particolareggiato di iniziativa privata del comparto Morane–Vaciglio, è stato assegnato lo scorso anno al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla società Cav Emilio Giovetti di Modena e da Bioverde servizi srl di San Cesario sul Panaro e ha un valore di 450 mila euro.

I lavori sono iniziati la scorsa estate con la perimetrazione dell’area e la realizzazione del pozzo necessario per supplire ai periodi sempre più frequenti di forte siccità estiva, e hanno visto l’avvio delle piantumazioni a novembre, in occasione dell’edizione 2019 di Bimbalbero, con la messa a dimora delle prime 2 mila piante nel “Boschetto Morane”, un’area di circa 32 mila metri quadrati costituita da tre giovani boschi contigui a ovest della statale Estense, con ingresso da via Morane e da via Vaciglio.

Gli alberi sono stati scelti tra essenze autoctone che possono raggiungere e oltrepassare il secolo di vita: querce, frassini, ciliegi, aceri, carpini, gelsi e tigli, che consentiranno di graduare le tonalità di colore nelle diverse stagioni. Insieme alle piante ad alto fusto sono stati messi a dimora anche cespugli e arbusti per creare una barriera fisica verso la tangenziale e le altre infrastrutture stradali. Le siepi sono composte da cinque tipi di essenze che si rimodulano in continuità per tutta la lunghezza, per una altezza massima di circa 3 metri. L’impianto di irrigazione è sia interrato che fuori terra e attingerà l’acqua di irrigazione dal pozzo comunale di nuova costruzione a servizio del comparto. L’accessibilità e la fruibilità dell’area piantumata sono garantite attraverso stradelli in ghiaia.

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