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Terminate le dosi Astrazeneca a Modena, l'Ausl punta quasi tutto su Pfizer

Finora soltanto Pfizer garantisce quantità e costanza di consegna. Per il Dg Antonio Brambilla l'emergenza clinica non è ancora finita, ma migliora sensibilmente

Vaccino AstraZeneca esaurito a Modena e dintorni. Le secondi dosi sono state conservate per i richiami, evidentemente, ma le prime sono terminate. Avanti quindi con i vaccini mRna: in città si usa Pfizer e negli altri centri Moderna, visto che è più maneggevole. "Forse- segnala il direttore generale dell'Ausl Antonio Brambilla sfogliando l'agenda- il 20 maggio ci consegneranno altre 3.800 dosi di AstraZeneca, ma noi al giorno ne facciamo già in media 5.000-6.000 e potremmo arrivare tranquillamente a 8.000. Quindi, non ci faremo granchè con la prossima consegna di AstraZeneca, a parte 'qualche' over 60: del resto, un lotto di meno di 4.000 dosi ogni 15 giorni non ti consente di programmare". 

E cosi', in linea al quadro regionale, c'è garanzia vera al momento unicamente delle consegne settimanali di Pfizer, con 23.400 dosi, e Brambilla nota: "Il 'pushing' a livello nazionale sulla vaccinazione (con lo slancio del commissario Figliuolo verso i 40enni, anche se in Emilia-Romagna ci si va cauti, ndr) non corrisponde alle consegne reali, anche se confermo che per l'estate avremo tutti i cittadini in sicurezza". Si procede comunque con il criterio per fasce d'età, "a differenza di quanto accaduto in altre regioni", ricorda il dg dell'Ausl, e ad esempio sui vulnerabili si è a un 73% di copertura, con 43.000 persone vaccinate. 

Insiste comunque Brambilla sui vari vaccini: "Con AstraZeneca qui non c'è stato alcun effetto collaterale grave, ma la loro campagna di comunicazione è stata pessima. Pensiamo al Lazio, che ha fatto scegliere i cittadini sul tipo di vaccino e che, poi, si è ritrovato con molte eccedenze di AstraZeneca".

Controllando chi si sta mettendo avanti sui vaccini, comunque, nella fascia 80-84 anni (al 90,8% nel circuito vaccinale) spicca ancora un 9,2% di non prenotati, in quella 75-79 anni (87,6%) un 12,4%, in quella 65-69 anni (77,0%) un 22,1%. "Oggi- ricorda Brambilla- possono prenotare i cittadini della fascia 50-54 anni tramite portale o medico di famiglia, a fine mese daremo le precandidature ai medici di medicina generale che inviteranno loro i propri assistiti. È un bene- nota il dg- coinvolgere i medici di medicina generale negli hub, non solo negli ambulatori, tramite una collaborazione reciproca: questo darà un'ulteriore spinta alla campagna, consegne permettendo". Approfondisce e aggiorna sulle prenotazioni Brambilla: "Le persone nate dal '67 al '71 possono candidarsi nel portale, poi noi inviamo i dati ai medici di medicina generale e loro, in autonomia, programmano la vaccinazione".

(DIRE)

La proposta. Un camper il centro storico per le vaccinazioni dei negozianti

Da oggi vaccino per la fascia 50-54 anni: prenotazione dai medici o sul portale regionale

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