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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Fondi Pnrr per Hera, a Modena un nuovo impianto per le plastiche rigide da 7.7 milioni

I finanziamenti ricevuti, 130 milioni in tutto, consentiranno di accelerare gli investimenti del Gruppo a favore dell’economia circolare, della transizione energetica, dell’efficienza energetica e della tutela idrica sui territori serviti, a partire da Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Toscana

Oltre 130 milioni di euro sono i finanziamenti aggiudicati ad oggi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a progetti del Gruppo Hera dedicati alla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” che forniranno un importante contributo per lo sviluppo sostenibile dei territori serviti. In particolare, ammontano a oltre 30 milioni i contributi del PNRR ottenuti da progetti all’insegna dell’economia circolare per il recupero e la rigenerazione della materia del Gruppo Herambiente, Marche Multiservizi e AcegasApsAmga, controllate della multiutility. Per favorire la transizione energetica sono circa 38 milioni i finanziamenti aggiudicati dalle controllate Inrete Distribuzione Energia e AcegasApsAmga per la digitalizzazione e automazione delle reti elettriche volte a una maggiore resilienza a favore della continuità dei servizi erogati. A supporto della decarbonizzazione, i progetti di Hera per l’efficientamento e l’estensione del sistema di teleriscaldamento si sono aggiudicati quasi 50 milioni di euro. Infine, 19,5 milioni sono i contributi assegnati a progetti di tutela del territorio per l’efficienza delle reti idriche in Friuli-Venezia Giulia e Veneto.

“L’aggiudicazione dei contributi PNRR, non sarà solo un potente volano per gli investimenti del Gruppo Hera, spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, “ma è anche motivo di orgoglio. È infatti la dimostrazione di come la nostra strategia sia perfettamente in linea con le policy nazionali ed europee in tema di sostenibilità. In questo senso è importante sottolineare come i progetti finanziati si collochino nell’ambito del più ampio piano di investimenti del Gruppo Hera e siano finalizzati a cogliere le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per promuovere l’economia circolare, accelerare la transizione energetica, rendere le reti idriche ed energetiche più resilienti, anche a fronte dei mutamenti climatici".

7,7 milioni all’impianto di recupero di plastiche rigide di Modena

Per quanto riguarda Herambiente e le sue società controllate Aliplast e Herambiente Servizi Industriali, i progetti finanziati per circa 15 milioni, ricompresi nell’ambito dei progetti “Faro” di economia circolare, sono quattro e riguardano la realizzazione di altrettante piattaforme al servizio del recupero di materia. Uno di questi si presenta assolutamente innovativo a livello europeo, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche per la rilevanza strategica dei materiali coinvolti: si tratta dell’Impianto di recupero plastiche rigide di Modena, che si è aggiudicato oltre 7,7 milioni di euro di fondi dal PNRR. Il progetto sarà sviluppato da Aliplast, leader europeo nel riciclo plastiche di alta qualità, e NextChem (Gruppo Maire Tecnimont) con decennale esperienza come contractor per impianti di produzione di poliolefine.

In quello che sarà un vero e proprio distretto del riciclo alla periferia di Modena, dove sono già presenti altre piattaforme di trattamento e recupero di Herambiente, si realizzerà un impianto per il recupero meccanico di rifiuti plastici rigidi (PP, PEHD, ABS e altri) derivanti prevalentemente dal post-consumo. Si tratta, ad esempio, di flaconi, cassette, componenti auto, arredi, parti plastiche di elettrodomestici o giocattoli, che ad oggi non risultano riciclabili o lo sono per utilizzi a basso valore aggiunto. La tecnologia d’avanguardia dello stabilimento modenese assicurerà invece ai granuli di polimero riciclato caratteristiche di alta qualità adatte ad applicazioni in settori che richiedono alte prestazioni. Gli oggetti realizzati con questi polimeri e compound riciclati saranno a loro volta riciclabili, contribuendo ad accrescere la circolarità complessiva delle filiere coinvolte.

L’impianto, che avrà una capacità di rifiuto in ingresso pari a 30.000 tonnellate annue, oltre a garantire elevati standard ambientali di sicurezza ed efficienza energetica, sarà caratterizzato da elevata automazione, digitalizzazione e telecontrollo per ridurre al minimo l’intervento umano nelle fasi di processo. Considerata l’assenza di impianti con prestazioni similari all’interno del territorio italiano, il progetto fornirà una risposta alle forti esigenze di deficit impiantistico presenti a livello nazionale ed EU.

L’investimento complessivo previsto è di circa 50 milioni di euro, finanziati per circa 7,7 milioni dal PNRR.

38 milioni per la digitalizzazione e automazione delle reti elettriche

La controllata Inrete Distribuzione Energia si è aggiudicata 19 milioni di contributi PNRR per progettualità sulle reti elettriche in alcuni comuni delle province di Modena, Bologna (tra cui Imola e Mordano) e Ravenna: interventi di potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture distributive finalizzati ad abilitare la transizione energetica ed ecologica, con particolare riguardo allo sviluppo di produzione elettrica da energie rinnovabili e alla mobilità sostenibile.

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