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Unimore crea la banca dati delle storie dei migranti, 3 milioni dall'UE

A ricercatrici e ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia il compito di coordinare un impegnativo progetto europeo denominato ITHACA (Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region)

Il progetto ITHACA – ricorda Elena Fumagalli, direttrice uscente del DHMoRe – ha potuto contare sulle competenze informatiche e sulle riflessioni metodologiche sviluppate dal centro DHMoRe, per comprendere come la documentazione storica possa essere mediata e disseminata attraverso le potenzialità del digitale. Il riconoscimento europeo dimostra le potenzialità di un Centro di ricerca su cui l’Ateneo ha manifestato un’importante sensibilità”.

La dotazione finanziaria assegnata al progetto è di quasi tre milioni di euro (2.995.000,00), di cui 530.000 dedicati al coordinamento di Unimore, che consentiranno di acquisire giovani ricercatori e ricercatrici. Il progetto è partito il  1 gennaio 2021 e si concluderà entro il 31 marzo 2025.

Per informare le politiche migratorie – spiega il Prof. Matteo Al Kalak di Unimore – ITHACA adotta un approccio non solo internazionale, ma anche interdisciplinare, con la ferma intenzione di allontanarsi dalla logica emergenziale che sembra caratterizzare molte delle decisioni in questo ambito”.

Tre sono le direttrici principali del progetto. Una prima linea di sviluppo è quella storica, che tiene in considerazione gli aspetti socio-economici, di genere e religiosi delle migrazioni, prestando particolare cura a raccogliere e preservare le narrazioni dei migranti in un’ottica di lungo periodo (dal Medioevo a oggi). La seconda linea di analisi riguarda le differenze e le contraddizioni che si trovano nel discorso pubblico sulle migrazioni. La terza si concentra sull’ascolto e la contestualizzazione delle aspettative e delle esperienze di chi oggi sceglie o è costretto a migrare.

Nella sua realizzazione è previsto una impegnativa attività di coinvolgimento delle parti interessate tale da consentire di interconnettere e assicurare il dialogo tra studiosi, archivisti, curatori di musei, professionisti, ONG, rimpatriati, potenziali migranti e stakeholders a livello locale, nazionale e internazionale.

L’azione del progetto ITHACA – ricorda il Magnifico Rettore, prof. Carlo Adolfo Porro – si pone in linea con la volontà dell’Ateneo di dialogare sempre più efficacemente con il tessuto sociale, culturale e istituzionale in cui si colloca, in questo caso con un respiro ampio rivolto al fenomeno migratorio nella sua complessità. Cuore del progetto è la costruzione di una piattaforma digitale che raccoglierà gli elementi salienti delle narrazioni dei migranti e costituirà uno strumento di consultazione dinamico per i decisori politici, gli operatori coinvolti e i migranti stessi, affinché attraverso la sensibilizzazione si possa sviluppare un dibattito pubblico e si possano diffondere raccomandazioni ponderate per le politiche presenti e future di soccorso, rafforzamento, inclusione e partecipazione.”

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