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“Grazie col cuore”, arriva a Vignola l’iniziativa nazionale di vicinanza agli operatori sanitari

Consegnati agli ospedali Ausl 850 cuori realizzati durante il lockdown dai cittadini modenesi

Un cuore, simbolo di affetto e ringraziamento a tutti i professionisti che hanno lavorato senza sosta durante l’emergenza covid. Sono 850 i cuori, dono simbolico consegnato ieri pomeriggio, presso l’Ospedale di Vignola, da Antonella Cocchi rappresentante locale dell’iniziativa “Grazie col cuore”, nelle mani degli operatori dei quattro ospedali dell’Azienda USL di Modena – Vignola, Pavullo, Carpi e Mirandola.

Attraverso di loro questi cuori, frutto di una iniziativa che si è estesa su tutto il territorio nazionale per lasciare un segno visibile di ringraziamento ai sanitari, sono stati poi consegnati nei reparti covid, lì dove l’emergenza si è fatta sentire di più, e consegnati a quei professionisti che hanno speso ogni secondo per cercare di assistere al meglio i cittadini modenesi ricoverati.

In particolare, i cuori sono stati realizzati da mamme, nonne, bambini con materiali che avevano in casa, soprattutto durante il lockdown, e sono dunque "artigianali", diversi tra loro per materiali, dimensioni, ma non per questo privi di un valore artistico, di originalità e di grande affetto. Agli ospedali inoltre è stata consegnata una "targa" in legno da poter appendere nei reparti. 

“Si tratta di un gesto d’ampiezza nazionale sostenuto da migliaia di persone desiderose di condividere la loro solidarietà e ringraziamento con tutto lo staff sanitario e amministrativo impegnato durante l’emergenza COVID-19 negli ospedali – dichiara Antonella Cocchi -, ben sapendo che questo gesto non potrà lenire il dolore, né dissolvere la stanchezza vista così spesso sui volti degli operatori, ma sperando che possa far sentire loro la vicinanza di tutti i cittadini modenesi”.

“Ringraziamo Antonella Cocchi, e per suo tramite tutti coloro che hanno contribuito lavorando a questi cuori per i nostri professionisti – fa sapere la Direzione dell’Azienda USL –: ciascuno è differente e personale, così come differente a livello umano e professionale è stato l’impegno di ogni operatore sanitario in questa emergenza. Ci uniamo ancora una volta anche noi come Direzione generale al ringraziamento per l’impegno profuso dai nostri professionisti”.

L’iniziativa è nata il 20 marzo scorso quando l’Italia intera guardava in TV le immagini dei convogli dell’Esercito Italiano portar via i feretri di decine di vittime del COVID-19. Da quelle immagini, nell’ideatrice e Presidente dell’Associazione Artistica No Profit Antonella De Tomassi, è nata l’idea di promuovere e dare un contributo artistico di solidarietà e ringraziamento con coloro che negli ospedali tanto si sono e, sono tutt’oggi, impegnati nell’emergenza COVID-19. L’iniziativa ha coinvolto finora all’incirca undicimila persone che si sono cimentate a creare dei manufatti a forma di cuore coi materiali reperibili nelle loro case durante il lockdown. Tutti i cuori (realizzati, sanificati, imbustati e tenuti in “quarantena” per 20 giorni) sono stati raccolti da volontari in svariate città italiane per la consegna nei rispettivi ospedali.

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