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Il Comune cerca una nuova banca, la Tesoreria sarà affidata con una gara d'appalto

Via libera del Consiglio comunale alla delibera di indirizzi per definire la gara, basa d’asta a 50 mila euro all’anno. La gestione Unicredit scade a marzo 2023

Per i prossimi quattro anni, a partire dall’aprile del 2023, dopo la scadenza in marzo dell’attuale gestione di Unicredit, il servizio di Tesoreria del Comune di Modena sarà affidato con un appalto e non più in concessione.

Lo prevede la delibera di indirizzi approvata giovedì 29 settembre dal Consiglio comunale, insieme allo schema di convenzione, che indica in 50 mila euro all’anno il corrispettivo che verrà fissato a base di gara nella procedura di evidenza pubblica dell’appalto, che sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutando quindi anche la proposta tecnica e non solo quella economica.

La delibera, presentata dall’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, ha quindi un valore complessivo dell’appalto di 200 mila euro e prevede che l’affidamento possa poi essere rinnovato per altri quattro anni, più eventuali sei mesi di proroga tecnica. Il provvedimento è stato approvato con il voto di Pd, Sinistra per Modena, Europa verde – verdi, Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia, Modena sociale e l’astensione di Lega Modena.

Il servizio di Tesoreria consiste nel complesso di operazioni legate alla gestione finanziaria dell’ente locale e finalizzate, in particolare, alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori, oltre a tutti gli adempimenti previsti dalle normative.

La delibera precisa i requisiti dei soggetti che possono partecipare alla gara d’appalto come, per esempio, avere patrimonio netto di almeno un miliardo di euro, aver svolto servizio di Tesoreria nell’ultimo triennio per Regioni, Province o Comuni capoluogo con popolazione non inferiore a 100 mila abitanti o avere almeno uno sportello sul territorio comunale. È previsto anche che venga messo a disposizione un servizio di home banking.

La scelta dell’appalto di servizio, al posto della gestione in concessione, è frutto di una valutazione del dibattito dottrinale e giurisprudenziale, ora orientato in questa direzione sulla base del fatto che non esiste per il servizio di Tesoreria alcuna specifica prestazione rivolta al mercato. “Il Tesoriere – si spiega nel provvedimento – svolge le proprie attività per conto e a beneficio dell’ente locale, senza trarre alcun ricavo dall’attività connessa, se non indirettamente con riferimento all’accrescimento dell’immagine e all’opportunità di entrare in contatto con nuovi potenziali clienti”.

Il consigliere Marco Forghieri (Pd) ha sottolineato “il carattere di linearità e chiarezza che ha riguardato la procedura di affidamento del servizio di Tesoreria, con benefici dal punto di vista amministrativo per il Comune”.

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