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Attualità Piazza Giuseppe Mazzini

Inaugurato il nuovo Diurno di piazza Mazzini, sarà accessibile dal 1 giugno

Saranno organizzate visite guidate gratuite associate al percorso del sito Unesco. All’interno dello spazio spicca il contrasto tra elementi di epoche diverse. Insieme alla ripavimentazione di piazza Mazzini, l’intervento ha un valore di 2 milioni di euro

È stato inaugurato oggi, venerdì 21 maggio, dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in visita a Modena, lo spazio recuperato e rinnovato dell’ex Albergo Diurno ora un hub per la promozione della città.

Dopo l’incontro in Prefettura che si è svolto in mattinata, infatti, la ministra, accompagnata, tra gli altri, dal capo Dipartimento Libertà civili e immigrazione Michele di Bari, ha percorso le strade del centro raggiungendo la nuova piazza Mazzini dove, insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli, alla prefetta Alessandra Camporota, al presidente della Provincia Gian Domenico Tomei ha tagliato il nastro del nuovo spazio, con la benedizione di monsignor Giuliano Gazzetti e alla presenza delle autorità cittadine militari e civili. Lo spazio ha ricevuto la benedizione del vicario. Durante la visita agli spazi, è stato inoltre proiettato in anteprima il nuovo video immersivo “La città nella storia”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito di un progetto per la promozione turistica. Il video è appositamente realizzato per la proiezione su tre pareti del sistema multimediale di ultima generazione della sala polifunzionale: un tuffo di tre minuti nella Modena di un tempo, di oggi e di domani, un’esperienza sensoriale che mette in luce le eccellenze del territorio scandita dalla melodia dei violini. Conclusa l’inaugurazione, la ministra ha visitato il Duomo di Modena e, a seguire, si è recata in Municipio, per una visita alle sale storiche e un saluto al presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, ai consiglieri e agli assessori della Giunta comunale.

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Fino a fine dicembre, in via sperimentale, lo spazio sarà gestito dalla società Archeosistemi, che già si occupa delle visite alla Torre Ghirlandina e alle sale storiche. L’Amministrazione ha, infatti, deciso di estendere l’appalto di gestione già in essere per i luoghi del sito Unesco, non essendo stata approvata dalla Commissione giudicatrice la proposta del soggetto che ha partecipato al bando pubblico di concessione del Nuovo Diurno.

In questi sei mesi lo spazio del Nuovo Diurno sarà accessibile indicativamente negli stessi orari e giorni di apertura della Torre Ghirlandina, le visite saranno a slot orari e prevederanno un servizio pre e post visita del sito Unesco, con approfondimenti specifici da parte di guide turistiche su città, sito Patrimonio dell’Umanità e luoghi di Modena che si possono visitare. Durante le visite è, inoltre, previsto l’impiego delle dotazioni tecnologiche presenti, che lo rendono uno spazio esperienziale, con la proiezione del nuovo video sulla città e di altri prodotti su Modena e sullo spazio restituito come era prima e come è oggi.

Al Nuovo Diurno verranno, inoltre, progressivamente sviluppate progettualità dedicate alla sperimentazione di nuovi servizi, attività di accoglienza, promozione turistica e iniziative culturali, in collaborazione dell'Ufficio accoglienza turistica di Modena e del settore Cultura e lo spazio potrà ospitare eventi patrocinati dall’Amministrazione in collaborazione con associazioni, enti ed organizzatori di eventi.

A partire da martedì 1 giugno al Nuovo Diurno saranno inoltre fruibili anche i servizi, gestiti nell’ambito dell’appalto già in essere per gli altri bagni pubblici presenti in centro storico, con sistema di accesso indipendente rispetto agli altri spazi e la presenza di un operatore durante le ore di pubblico utilizzo.

Il recupero dei locali interrati

Caratteri moderni, come vetro temperato, tinte bianche e antracite a contrasto, una suggestiva illuminazione a faretti e un sistema domotico a gestione degli impianti, che si fondono con elementi degli anni 30 restaurati, quando lo spazio ospitava un ex Albergo Diurno. Tra questi, il rivestimento a tessere ceramiche colorate dell’epoca, le vasche da bagno e alcuni sanitari.

Il contrasto tra elementi di epoche diverse spicca all’interno del Nuovo Diurno. L’intervento di riqualificazione, insieme alla ripavimentazione di piazza Mazzini, raggiunge un valore complessivo intorno ai due milioni di euro.

I locali, per circa 350 metri quadrati, sono stati predisposti per diventare un Hub al servizio del turismo, una rilettura in chiave contemporanea di quell’Albergo Diurno che venne realizzato negli anni Trenta e rimase attivo in piazza Mazzini fino agli anni Settanta. Ci sono aree per una breve sosta, possibilità di collegamenti internet, servizi igienici anche per bambini, deposito bagagli e aree per attività multimediali, eventi, conferenze e mostre.

Gli spazi interni sono stati predisposti in una grande sala polifunzionale da oltre 130 metri quadrati e in un’area conferenze da circa 40 metri quadrati, con 28 posti a sedere. L’uso degli spazi sarà versatile grazie al supporto tecnologico, con pannelli scorrevoli come elementi di separazione, che consentirà la modulazione delle diverse aree in base alle esigenze di utilizzo, a tutta ampiezza o a settori. Nei diversi settori sono stati collocati monitor e sulle finestre a soffitto posizionate tende oscuranti elettriche. I lucernari sono in vetro opalino e garantiscono luce naturale per l’interno, mentre di notte illumineranno l’esterno.

Dell’ex Diurno dell’epoca, la struttura rinnovata mantiene l’accesso, ammodernato con un ascensore con cabina in vetro e con una nuova scala. L’atrio dell’ingresso è stato ampliato e la zona è caratterizzata da superfici vetrate per l’illuminazione naturale diurna. Si è proceduto al restauro di alcuni locali originari e delle loro ceramiche, su cui sono riemerse le firme di fabbrica originali: la ex sala barbieri, dove è stato predisposto uno spazio per postazioni web individuali ed è stato collocato un deposito temporaneo per bagagli, e i due bagni storici accessibili per la sola visita.

Nell’area dei bagni pubblici sono stati predisposti otto bagni standard (quattro per uomini e quattro per donne), un servizio per disabili e un bagno-nursery con fasciatoio e sanitario per bimbi. In tutta l’area è presente un sistema di illuminazione con sensore e sono stati collocati lavabi in corian, con sensori per l’erogazione dell’acqua e del sapone.

Gli impianti dell’intera struttura, dalla climatizzazione al ricambio d’aria all’illuminazione saranno gestiti in maniera integrata con un sistema domotico, che controllerà anche il dispositivo di allarme e videosorveglianza.

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