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Francesco Baraldi

Giornalista Modena

Incidente mortale a Carpi, una tragedia che non doveva ripetersi

Il dramma dei due ragazzi investiti in via Traversa San Giorgio testimonia ancora una volta al pericolosità di quel tratto, per assurdo compreso in un "percorso salute" senza neppure un attraversamento pedonale

Il terribile incidente che ieri è costato la vita ad una ragazza di 20 anni - e lesioni  gravissime al 19enne che era con lei - è avvenuto a tre anni e un centinaio di metri di distanza da un altro evento nefasto, la morte del podista 56enne Kamel Jellali, travolto appunto nell'ottobre del 2019 in via Traversa San Giorgio. Dinamiche forse differenti, ma in un contesto del tutto analogo, che suona come un atto d'accusa su un punto altamente critico della viabilità carpigiana.

Traversa San Giorgio è una strada cruciale per la viabilità nella zona sud di Carpi, collegando di fatto il casello autostradale con la Romana Sud, ed è percorsa a velocità sostenute da migliaia di veicoli al giorno. Contemporaneamente, però, è anche attraversata da molti podisti, ciclisti o semplicemente da chi passeggia su quello che è ufficialmente indicato come "Percorso Salute" nella zona sud del comune di Carpi.

Il percorso prevede l'attraversamento della Traversa sia in via Bollitora - dove è presente un semaforo - sia in via Bersana/via Bassa. Qui non è presente nessun tipo di attraversamento, neppure le semplici strisce pedonali. Chi volesse quindi seguire le indicazioni del comune stesso per una "passeggiata di salute", si vedrebbe quindi costretto ad assumersi un rischio enorme per attraversare la Traversa. E ieri sera il rischio è diventato tragedia.

Una situazione ai limiti del surreale, più volte denunciata dai residenti e anche in sede di Consiglio Comunale, che tradisce un immobilismo sconcertante.

Il problema esiste da anni, ma negli ultimi mesi si è aggiunta una questione politica molto rilevante. Traversa San Giorno è passata di mano, dalla gestione a cura della Provincia a quella di Anas. L'area è interessata come noto dalla realizzazione del grande Parco Santa Croce promosso e finanziato dalla Fondazione CR Carpi e due anni fa era stata avanzata la proposta di realizzare un sovrappasso ciclopedonale proprio sull'asse di via Bersana. Ipotesi poi accantonata, a quanto pare per i costi eccessivi, che ha lasciato spazio a quella di un attraversamento classico con un semaforo a chiamata.

Su quest'ultimo progetto Anas si è riservata di esprimere una valutazione, ma ad oggi non si conosce l'esito e quel tratto resta "abbandonato" a sè stesso, esponendo gli utenti più deboli della strada ad un pericolo fuori da ogni logica.

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