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Controllo di Vicinato, Muzzarelli incontra i referenti degli 85 gruppi

85 i gruppi costituiti, 2400 i cittadini coinvolti. Martedì 27 ottobre, in video call, la presentazione del Piano della sicurezza urbana. Partecipa anche il prefetto

Il Piano della sicurezza urbana di Modena sarà al centro dell’incontro con i coordinatori del Controllo di vicinato convocato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli con la partecipazione del prefetto Pierluigi Faloni. All’incontro che si svolgerà martedì 27 ottobre in videoconferenza sono stati invitati inoltre il questore e i comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza e i presidenti dei Quartieri.

Pensato innanzitutto per consolidare legami tra residenti della stessa zona e una rete di buon vicinato efficace anche nella prevenzione dei reati, con l’emergenza da Covid 19 e il periodo di lockdown che aveva visto un arretramento degli episodi di micro criminalità e in particolare dei furti in abitazione, i cittadini del Controllo di Vicinato si sono dimostrati attivi su altri versanti: dalla distribuzione delle mascherine di protezione alle segnalazioni per il mancato rispetto delle disposizioni anti Covid. L’attuale nuova fase, che accanto al permanere dell’emergenza sanitaria, è caratterizzata da una ripresa delle criminalità, vede l’Amministrazione comunale impegnata su fronte della sicurezza avvalendosi di tutti i mezzi a disponibili: dal rinforzo dell’organico di Polizia locale alla collaborazione sempre più stretta con le forze dell’ordine, dal potenziamento della videosorveglianza a progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana, da forme di accompagnamento sociale e nuove iniziative di educazione alla legalità a forme di sicurezza partecipata con il coinvolgimento di associazioni e cittadini, come appunto il Controllo di vicinato. 

Attualmente sono 85 i gruppi formalmente costituiti e oltre 2400 i cittadini coinvolti. Nonostante la pandemia in atto e la difficoltà di organizzare presentazioni pubbliche, nel 2020 si sono costituiti quattro nuovi gruppi e anche nel periodo di massima emergenza è continuata l’attività informativa e formativa per i coordinatori con incontri a distanza, a cui la partecipazione è sempre numerosa, e con la condivisione della mappa interattiva on line con i gruppi georeferiti, realizzata proprio su richiesta degli stessi referenti di CdV. 
Durante l’estate è stata messa a punto e condivisa con i referenti anche la gestione delle segnalazioni tramite il sistema Rilfedeur: sono una sessantina le segnalazioni arrivate ad oggi dai gruppi di CdV tramite questo ulteriore canale. 

Le tecnologie saranno fondamentali per continuare a promuovere e sostenere il Controllo di Vicinato in questo particolare momento storico. L’Ufficio delle Sicurezze del Comune intende ricorrervi anche per le presentazioni pubbliche del progetto, superando quindi i limiti richiesti dalle norme anti Covid, si stanno già programmando nuovi incontri.

Continueranno anche i consueti appuntamenti di formazione rivolti ai referenti, anche se, nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19 si svolgono sempre più in modalità on line per consentire la più ampia partecipazione. La formazione proposta affronterà tematiche legate alla prevenzione dei reati e delle truffe, ma, su sollecitazione degli stessi referenti, anche altri temi  come, ad esempio, ambiente e raccolta dei rifiuti. 

“Soprattutto – spiega la comandante della Polizia locale Valeria Meloncelli – puntiamo a rafforzare il legame con il territorio a partire dal rapporto dei referenti con gli ispettori di zona assegnati a ciascun gruppo, affinché si configuri sempre più come un rapporto proattivo”. A tale proposito il Comando sta pensando a una formazione specifica rivolta appunto a ispettori di zona e operatori addetti alla ricezione delle segnalazioni, che prevede inoltre l’elaborazione di linee guida. “L’analisi dei rischi diversi per territorio – continua la comandante - non può infatti che svolgersi d’intesa con l’ispettore di riferimento che conosce la zona specifica, senza dimenticare che il Controllo di Vicinato ha una struttura orizzontale che riconosce pari dignità ad ogni gruppo e a tutti i componenti di ciascun gruppo assegnando ai referenti il ruolo di raccogliere e filtrare le segnalazioni e un canale diretto di comunicazione con le forze dell’ordine attraverso referenti appositamente designati”. 

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