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Modena, una popolazione da record in quantità e qualità: perché?

"La popolazione a Modena nel 2018", l' indagine statistico-demografica del Comune di Modena, evidenzia una cifra di abitanti mai riscontrata prima nella città emiliana. Una riflessione sui dati

Il servizio statistica del Comune di Modena ha recentemente pubblicato l’annuale report relativo alla situazione demografica modenese dell’anno appena concluso, dal titolo “La popolazione residente a Modena nel 2018”. Dall’analisi è emerso che la popolazione modenese risulta aumentata, arrivando il 31 dicembre 2018 a contare 186.307 unità. Osservando il fenomeno demografico in modo più ampio, si riscontra che negli ultimi 150 anni Modena ha triplicato abbondantemente i propri abitanti e la domanda che sorge spontanea è “Perché?”.

Senza considerare le superficiali considerazioni relative all’aumento dell’immigrazione che, seppur indubbiamente corrette, deviano l’attenzione su tematiche diverse dalla demografia, è necessario cambiare prospettiva. Modena, ambita meta di migrazioni da Italia ed estero nonché amata città da chi in essa è nato e cresciuto, è da sempre rinomata per l’abilità che ha ed ha avuto di distinguersi in ogni settore, economico e sociale.

Dall’indagine del servizio statistica emerge che il 12,7% della popolazione ha più di 74 anni: una prospettiva di vita che non tutti i cittadini del mondo possono vantare. Una buona parte degli anziani modenesi vive in completa autonomia, il 42% convive con altri anziani e solamente il 3% in apposite strutture. Merito di essere cresciuti ad aceto e tortellini? Non solo. Si pensi ai riconoscimenti che la ricerca modenese ha ottenuto in campo medico negli ultimi decenni o alle equipe specializzate di cui dispongono gli ospedali della città, da sempre motivo di orgoglio e speranza.

E se questo è possibile, il merito va anche all’Università di Modena e Reggio Emilia, che ogni anno accoglie studenti da tutto il mondo e “sforna” eccellenze. La percentuale di persone laureate a Modena sale infatti del 6% rispetto all’ultimo censimento e diminuisce notevolmente il numero di chi possiede solamente la licenza elementare. Una città di studiosi e di lavoratori quindi… forse troppo.

Il 57% delle persone che risiedono in centro storico conduce una vita da single: alla luce di questo dato, non è difficile pensare che la natalità sia sempre sul livello di crescita zero. 84.572 sono comunque le vere e proprie famiglie del comune, anche se sempre comunque non troppo numerose: in media le donne di cittadinanza italiana hanno 1,16 figli a testa, mentre solo il 12,3% dei nuclei familiari è composto da 5 o più componenti. Dato non troppo felice, che nasconde però un lato positivo: quello della figura della donna-lavoratrice, che si aggiunge e spesso coesiste a quella della donna-madre; frutto dell’emancipazione della figura femminile che Modena da sempre tutela.

Ci si stupisce dell’immigrazione… e chi non vorrebbe vivere in una città così?

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