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Mascherina all'aperto, a Modena niente ordinanza. "Già obbligatoria in assembramenti"

Il sindaco Muzzarelli in Consiglio esclude, per ora, la possibilità di un’ordinanza che ribadisca un obbligo già esistente; richiama invece al rispetto delle regole e ai controlli

"In caso di assembramento, come ad esempio spesso accade in centro storico nei fine settimana e nel periodo natalizio, l’obbligo di mascherina c’è già. Non sarebbe utile fare un’ordinanza che ribadisca un obbligo già esistente. È invece importante che le regole vigenti siano rispettate e fatte rispettare”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in Consiglio comunale, giovedì 2 dicembre, durante la consueta comunicazione sull’andamento dell’emergenza sanitaria.

“L’Emilia-Romagna – ha continuato Muzzarelli - si conferma nell’attuale zona bianca, quindi non c’è obbligo normativo di mascherina all’aperto. A Modena sin dalle prime fasi della pandemia, non abbiamo ritenuto di dovere intervenire con ordinanza a integrare la normativa nazionale, perché questa già c’è e funziona bene”. E sul tema dei controlli ha osservato: “Prendo atto con soddisfazione che dalla riunione tra la ministra Lamorgese e i Prefetti si è ribadito che le forze di Polizia continueranno a collaborare con le Polizie locali e anzi assicureranno un rafforzamento della propria azione per controlli più serrati sulla certificazione verde, con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone, per esempio in esercizi di ristorazione, attività aperte al pubblico e mezzi di trasporto pubblico locale”.

“È importante che tutti, a partire da anziani e fragili, si vaccinino e facciano il richiamo il prima possibile”, ha ribadito il sindaco ricordando che “le Cra (dove sono state già eseguite oltre 800 somministrazioni booster e 911 vaccini antinfluenzali) sono oggi Covid-free e bisogna continuare a lavorare per mantenerle tali”.

Super Green Pass, la Prefettura dispone un rafforzamento dei controlli 

Sempre sul territorio comunale, attualmente sono solo tre le classi in quarantena, tutte di scuole elementari. Soprattutto, il sindaco ha ribadito che “la scuola continua ad essere un tema prioritario” e in merito alla didattica a distanza “non si torna indietro”, ha affermato sottolineando: “Il Ministro Bianchi bene ha fatto a ribadire che la scuola è al centro logico e umano della crescita di un territorio e che la priorità è la scuola in presenza, con le nuove regole per frenare i contagi, che garantiscono sicurezza e continuità educativa”.

Sempre parlando di giovani, ha poi ribadito: “Gli sforzi che stiamo facendo per far ripartire tutto il mondo sportivo sono significativi e dobbiamo continuare, a braccetto con società, federazioni, enti di promozione, polisportive, parrocchie e tutta la rete attiva in città che contribuisce a tener vivi tanti luoghi dei nostri quartieri”.

Infine, un accenno ai temi economici: da una parte, la ripresa e l’Emilia-Romagna a trascinare il Paese, con Modena in prima fila, dall’altra parte, le incertezze per il perdurare della crisi sanitaria e il costo di materie prime ed energia. Commentando la disponibilità del premier a una nuova iniezione di risorse per calmierare i prezzi il sindaco ha parlato di “un intervento decisivo perché, senza interventi a calmierare, privati e famiglie avrebbero un colpo pesante dal caro-bollette”. E ha proseguito: “Anche gli Enti locali, che devono garantire il pagamento delle utenze per i servizi pubblici e per quelli indivisibili, verranno impattati da questa situazione e non sarà facile trovare gli equilibri di spesa corrente in maniera totalmente indolore per il prossimo triennio. Per questo motivo – ha concluso - auspico davvero che il passaggio in Parlamento della Legge di Bilancio possa trovare quei miglioramenti che Anci ha chiesto”.

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