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Recupero post sisma, apre il cantiere alla Chiesa del Voto

Intervento finanziato dalla Regione con i fondi post sisma 2012. Fine lavori nel 2019. Sarà anche installato un impianto d’antifurto a protezione delle opere presenti

Prende il via il cantiere per il restauro e ripristino con miglioramento sismico della Chiesa del Voto, in via Emilia centro a Modena. L’intervento, che ha un valore complessivo di 717 mila euro finanziato con le risorse messe a disposizione dalla Regione per gli interventi post sisma 2012, si concluderà nel 2019.

A fare il punto su cosa verrà fatto per rendere nuovamente agibile la chiesa, nel corso di un sopralluogo con la stampa che si è svolto oggi, venerdì 10 agosto, è stato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, insieme a tecnici comunali e dell’impresa Biolchini costruzioni srl di Sestola che si è aggiudicata i lavori. Presente anche personale del servizio Musei civici: la visita alla chiesa di proprietà del Comune, edificata dalla Comunità tra il 1634 e il 1640 come adempimento del voto fatto dai modenesi alla Madonna della Ghiara affinché cessasse la peste del 1630, è infatti stata anche l’occasione per riscoprire le numerose opere che vi trovano collocazione.

L’intervento riguarda la riparazione, la messa in sicurezza e il rafforzamento delle strutture dell’edificio. I danni provocati dal terremoto hanno infatti fortemente ridotto la capacità di resistenza alle azioni sismiche di porzioni della chiesa: murature portanti, archi e volte, meccanismi di ribaltamento delle facciate, timpani frontali e laterali, tamburo, cupola e lanterna, abside, copertura e sfere di facciata.

I lavori, prevalentemente di tipo strutturale cui si aggiungono solo alcuni interventi di finitura strettamente connessi, verranno effettuati in modo da ridurre al minimo l’impatto sul manufatto storico, privilegiando modalità reversibili e a basso impatto. Durante tutte le fasi di cantiere verrà posta massima attenzione agli aspetti conservativi del bene e di decoro dei luoghi, le opere d’arte presenti all’interno (tra queste anche la Pala della Peste di Ludovico Lana in cui, per immagini, si narra la vicenda che portò alla costruzione della Chiesa) verranno spostate o protette mediante pannellature e teli, e, così come nelle altre chiese soggette a ripristino, è prevista l’installazione di un impianto d’antifurto a loro protezione.

Anche le sfere in pietra di Vicenza poste sulla facciata verranno ripristinate. Già nel 2009 era stata rimossa in via cautelativa la croce in bronzo su quella centrale a causa del distacco di un puntale, mentre la caduta di una sfera durante il sisma del 2012 aveva portato alla rimozione anche di tutte le altre, fatta eccezione per quelle più basse, per le quali era stato eseguito un ulteriore ancoraggio provvisorio mediante cavi d’acciaio. Il progetto prevede la ricollocazione e il fissaggio di tutte le sfere nelle posizioni originarie con sostituzione dei basamenti in pietra non recuperabili. La croce sarà invece conservata all’interno della chiesa come testimonianza storica, mentre sulla sfera centrale ne verrà inserita una in bronzo dorato di identica forma e patinatura.

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