Una nuova lavanderia per un progetto di comunità alla struttura Charitas
Realizzati anche pannelli fotovoltaici per l’energia rinnovabile della residenza: un progetto favore degli utenti e della città
Un progetto ambizioso, che mette a disposizione di Charitas Asp, la residenza per disabili gravi di via Panni, una nuova e moderna lavanderia, il guardaroba e la sartoria interna e, al tempo stesso, pannelli fotovoltaici che darà energia rinnovabile e consentirà risparmi importanti, sia sotto il profilo economico che degli impatti ambientali. Il progetto che è stato finalizzato nell’ultimo piano della nuova ala del Charitas ed è stato realizzato con fondi della Fondazione di Modena e grazie al supporto della Provincia di Modena, che ha messo a disposizione le risorse interne per redigere il bando di gara, consente anche di liberare spazio nell’edificio storico per la realizzazione della nuova Casa della salute.
I rappresentanti dei soci del Charitas, Comune di Modena, Curia arcivescovile e Provincia di Modena, hanno presenziato all’inaugurazione. Il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, ha ribadito: “Ancora una volta la squadra Modena ha saputo essere unita nel dare una mano al Charitas, una realtà di riferimento regionale per alleviare sofferenze, dare una mano e creare comunità tenendo tutti insieme, facendo un autentico gioco di squadra”, un concetto espresso anche dal Presidente della Provincia, Gian Domenico Tomei, che ha chiosato: “Ci sembra giusto dedicare risorse per questo progetto meraviglioso”, mentre mons. Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, ha fatto eco: “Siamo riusciti a realizzare un progetto molto importante soprattutto per due aspetti: interviene per bilanciare gli aspetti economici e, cosa più importante, per offrire una maggiore qualità ai residenti”.
Paolo Cavicchioli, presidente di Fondazione di Modena, ha sottolineato: “Il Charitas è un luogo storico di Modena, da 80 anni si occupa di ridurre le disuguaglianze e si occupa di persone che hanno avuto meno ma che possono dare tanto. Per noi questo progetto è importantissimo, che tra l’altro ha saputo leggere per tempo il tema delle energie rinnovabili. Qui sta l’essenza delle fondazioni di origini bancaria: stare un passo indietro ma esserci, facendo scelte precise”.
Il Presidente di Charitas Asp, Mauro Rebecchi, ha spiegato: “L’intervento è importante perché ci consente di mantenere all’interno un servizio per noi fondamentale, come quelli di lavanderia e guardaroba, ma al tempo stesso è prezioso sotto il profilo ambientale, grazie ai pannelli fotovoltaici. Diventa poi punto di incontro tra il Charitas e la città, come lo è il nostro grande giardino, si tratta di due luoghi in cui ospiti, operatori e i tanti volontari possono creare relazioni generative”.
L’intervento è spiegato nel dettaglio dalla direttrice del Charitas, Chiara Arletti: “E’ stata realizzata una lavanderia modernissima a barriera, che permette di evitare la contaminazione batterica (lo sporco entra da un lato, il pulito esce da un altro) e questo ha un grande valore per la nostra residenza. E poi è da valutare il valore sociale, sia perché la nuova lavanderia impiega gli ospiti che gestiscono, piegano e sistemano la biancheria di altri ospiti, e anche perché permette la presenza di volontari o di altre persone che hanno necessità di fare esperienze di reinserimento sociale e di rendersi utili per la comunità”.
“L’asp Charitas è un’eccellenza in regione per le persone con disabilità gravi e gravissime, questo progetto contribuisce ad aumentare la qualità della vita degli ospiti”, ha concluso la consigliera regionale Francesca Maletti.