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Pavullo, ripartono con una variante i lavori per il nuovo Pronto Soccorso

Variante al progetto per un’area di isolamento e percorsi d'accesso differenziati. Da lunedì scorso operai di nuovo in cantiere, nel rispetto delle misure di prevenzione Ripresi anche i lavori per l’adeguamento antincendio

Sono ripartiti, in totale sicurezza, i lavori di realizzazione del nuovo Pronto Soccorso e di adeguamento antincendio dell’Ospedale di Pavullo, due cantieri molto importanti per la struttura ospedaliera a servizio dell’area sud della provincia.

Lunedì scorso le ditte aggiudicatarie dei due bandi sono tornate nuovamente al lavoro, dopo aver condiviso con il Servizio unico delle attività tecniche dell’Azienda USL di Modena la revisione del piano della sicurezza, con l'adozione delle misure di prevenzione e tutela della sicurezza dei lavoratori previste dal Protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri.

L’intervento edilizio più consistente in corso è quello per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso, le cui funzioni oggi sono assolte da una struttura temporanea realizzata a fianco dell’ingresso principale. L’investimento, del valore di 2 milioni 800mila euro (più 400mila euro aggiuntivi per arredi e attrezzature), comprende la trasformazione completa degli ambienti con l’adeguamento alle normative su sicurezza ed impianti, e soprattutto nuovi spazi e nuovi percorsi per rispondere all’obiettivo di ridurre i tempi di permanenza in Pronto soccorso. L’ampliamento porterà a una superficie di 798mq, circa 200mq in più rispetto alla precedente. Nei nuovi locali, che saranno razionalizzati e riorganizzati, sarà infatti possibile migliorare i percorsi d’accesso e presa in carico-gestione degli utenti e promuovere percorsi clinico assistenziali innovativi.

In particolare, grazie a una variante al progetto, il nuovo PS sarà dotato di un’area di isolamento per pazienti affetti da patologie infettive, con percorsi d’accesso differenziati in base alla sintomatologia.

L’emergenza coronavirus ha svelato alcune necessità di cui gli ospedali moderni dovranno tenere conto – spiega Gabriele Romani, Direttore sanitario dell’Ospedale di Pavullo –, per essere pronti a ogni situazione. Facciamo tesoro dell’esperienza acquisita, inserendo nella progettazione piccoli accorgimenti che ci consentono di migliorare la gestione degli accessi e creare spazi isolati. Ringrazio le ditte per la ripartenza dei lavori, che adesso si spera possano proseguire cercando di recuperare il più possibile il tempo che purtroppo è stato perso a causa dell’emergenza. Allo stesso modo ringrazio gli operatori dell’Ospedale di Pavullo, che si sono spesi senza risparmiarsi nella fase 1 e che continuano anche oggi a lavorare con grande passione e competenza”.

Restanto in Appennino, saranno nuovamente attive da sabato 6 giugno le sedi di Continuità assistenziale di Sestola e Lama Mocogno, sospese a causa dell’emergenza Coronavirus. Le due sedi riprenderanno gli orari già precedentemente previsti dall’Azienda USL, a garanzia della continuità dell’assistenza, negli orari in cui non è disponibile il Medico di Medicina Generale, vale a dire in orario prefestivo e festivo.

Sestola turno diurno (prefestivi: 10.00-20.00; giorni festivi: 8.00-20.00)

Lama Mocogno turno diurno e notturno (sabato e prefestivi: 10.00-8.00, festivi h24 e fino alle 8.00 del giorno successivo al festivo)

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