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"Il 14 il Barozzi non riparte", la lettera contro il taglio delle aule previste

Docenti, studenti e genitori hanno sottoscritto una nuova lettera in polemica con la Provincia di Modena per la gestione degli spazi scolastici, dove i ragazzi saranno costretti a turnazioni nelle stesse aule. Ecco il testo della lettera

"Dopo vari tentativi e domande, l’ITES Barozzi deve purtroppo far sapere che la Provincia non ha ascoltato le sue richieste e non ha risposto alle sue domande. L’ultimo Consiglio di Istituto che si è tenuto, su richiesta del Presidente Tomei, con la regia del sig. Luca Gozzoli, capo gabinetto della Provincia, è stato un vero flop o meglio una farsa, lo dimostra il fatto che il mattino dopo è stato pubblicato un articolo da parte della Provincia che dichiarava di aver fatto chiarezza e di averci “finalmente” spiegato come stavano le cose.

Ora due sono i punti: o NOI docenti, dirigente scolastico, studenti e genitori non comprendiamo (magari in malafede) o la decisione era già stata presa e tutto quello che si fa passare come dialogo è in realtà una finzione, un monologo.

Lunedì 31 alla fine del “Consiglio di Istituto” il Dott. Luca Gozzoli ci ha invitati a interrompere le discussioni, rilanciando con un incontro di mediazione per mercoledì mattina. L’articolo pubblicato l’indomani, martedì, ci ha davvero lasciati sbigottiti. La decisione era in verità già stata presa, e Il Barozzi dovrà accettarla senza condizioni.

Noi continuiamo a non capire PERCHÉ.

Non ci hanno mai spiegato perché noi dovremmo cedere delle aule al Liceo Muratori: hanno sempre parlato di numeri per il Barozzi, affermando a volte che le aule in più sarebbero state 10, altre volte 5 e infine 7. Mai abbiamo avuto notizia di quante aule disporrà il Liceo Muratori che, ricordiamo, ha due sedi: quella dell’ex San Carlo e quella del Muratori. E cosa importante, non è dato sapere per quanti alunni del Muratori sarà necessario ricorrere alla didattica a distanza. Di sicuro Il Liceo come tutte le scuole sul territorio nazionale, avrà bisogno di più aule per poter garantire la didattica in presenza al maggior numero possibile di studenti e la Provincia è l’istituzione che avrebbe dovuto risolvere il problema degli spazi. Ma che soluzione è prendere a una scuola per dare ad un’altra? Non è forse evidente che si risolve così un problema e se ne provoca un altro?

Per chiarezza ricordiamo i numeri delle aule che non avremo per l’anno scolastico 2020-2021: 10 aule della succursale precedentemente occupate dal Barozzi (a.s. 2019-2020) saranno cedute al Fermi, 5 aule della sede di Monte Kosica saranno cedute al Muratori; 10 aule dell’ex CIR saranno assegnate al Barozzi. Quindi rispetto allo scorso anno il Barozzi disporrà di 5 aule in meno. Chiaro e semplice.

È chiaro che, per noi, i nostri studenti sono la priorità e garantiremo loro la nostra didattica – in presenza e a distanza – insieme ad un anno scolastico sereno. Ma la gestione non sarà semplice: la Dirigente ci ha comunicato che l’orario in presenza sarà garantito per le classi prime e terze, con un orario ridotto e con ingressi scaglionati per consentire l’utilizzo delle stesse aule. In particolare, le prime svolgeranno tre ore di lezione nelle aule che saranno subito dopo occupate dalle terze. La decisione della Provincia naturalmente è unilaterale e noi approviamo le manifestazioni che gli studenti e i genitori stanno organizzando. Gli studenti del Barozzi non avranno la ripartenza il 14".

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