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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Ubriachi, schiamazzi e rifiuti: il centro storico alle prese con la movida incontrollata

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una giovane residente del centro storico, alle prese come altri concittadini con le conseguenze di una movida che a volte non è capace di autoregolarsi, lasciando dietro di sè strascichi fin troppo evidenti

"Non servono molte parole per descrivere la situazione ingravescente che si è venuta a creare nelle zone limitrofe ai viali nell’ultimo anno: schifo e incompetenza. Il disagio a cui i residenti di queste zone non si vogliono e non si devono abituare sembra ormai fuori controllo: bottiglie rotte o abbandonate in ogni dove, bicchieri che vengono scagliati ancora pieni contro le auto parcheggiate, plastica e sporcizia gettata dappertutto (e Greta che fine ha fatto?), urla e bestemmie ad ogni ora, maleducazione e ubriachezza molesta continua, oltre a veri e propri atti di vandalismo. Il tutto ovviamente accompagnato dal dramma dei parcheggi.

A scrivere è una giovane residente di Via Saragozza, non molto più anziana dei ragazzi che ogni sera, in preda al delirio da restrizioni anti-covid (mai attuate nel centro storico per quanto riguarda orari e assembramenti, ma soltanto in danno agli onesti lavoratori) e il dilagante senso di onnipotenza che trasmettono socialnetwork quali Telegram e Instagram, si sentono in diritto di ubriacarsi, o forse peggio, e di devastare la città perché, “poverini”, il governo gli chiude i locali alle 23. 

Ecco, la verità è che questo disagio ben poco ha da spartire con il quello psicologico causato dalla pandemia: questo si chiama maleducazione e vandalismo. Da un anno a questa parte, non solo nel periodo di vigenza del coprifuoco, la sottoscritta si è ritrovata a fare molte chiamate alla polizia municipale di Modena a causa di questi giovani e del loro mal di vivere: sono state effettuate segnalazioni relative a salti sui tettucci e cofani delle auto, sradicamento di cartelli stradali con tanto di pali trascinati sui marciapiedi come trofei tra le auto e le vetrine, calci e pugni alle serrande e ai portoni, solo per citare alcuni episodi. E quando accadono tutte queste cose la tendenziale risposta della polizia municipale ai cittadini è “abbiamo tante segnalazioni di cui occuparci al momento”! E noi purtroppo tante da farne a quanto pare. Quindi, evidentemente, la critica non riguarda il generoso servizio svolto dagli agenti, ma la cattiva gestione e organizzazione di una situazione ai limiti della follia.

Penso di parlare a nome di molti residenti del centro e dei viali quando dico che il Comune si sta beffando di tutti noi: prima chiude il parcheggio del Cinema Estivo in concomitanza con la riapertura dei locali e con la ripresa della vita notturna per creare confusione e rubare parcheggi ai residenti disperati; poi ci zittisce quando segnaliamo le pericolose code di auto parcheggiate abusivamente che rischiano di creare incidenti, anche gravi, lungo i viali; il tutto mentre continua a farci pagare permessi Ztl e posti auto in centro (ebbene sì, i residenti del centro per poter parcheggiare sotto casa loro PAGANO) per lasciarci in mano ai vandali. Chi vorrebbe perdere ore di tempo per trovare un parcheggio sotto casa, per accorgersi poi che ragazzini fuori controllo scagliano contro la propria auto bicchieri pieni di intrugli alcolici ed infine ritrovarsi ad accendere la macchina il giorno dopo con le ruote circondate da pezzi di vetro? Invito tutti i nostri acutissimi amministratori a provare questa spassosa avventura e a darci una recensione della loro esperienza. 

Come è possibile che il Comune non si sia nemmeno posto il problema di come affrontare il caos derivante dai lavori di riqualificazione dell’ex AMCM o della convenienza di realizzare questa opera in un momento del genere?! E soprattutto come è possibile che non si sia affatto mobilitato per dare una mano ai suoi cittadini nel contenere e reprimere questa situazione di delirio e maleducazione giovanile?! 
Non sarebbe ora di fare qualcosa?!"

Una residente del centro

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