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I maestri di sci tornano in pista da lunedì, "Ma abbiamo perso 5 milioni"

Una categoria fortemente provata dalle misure restrittive, che dal 15 febbraio potrà ripartire, seppur con alcune precauzioni. Per evitare assembramenti concesso il transito in auto fino a Passo del Lupo

La neve prevista e caduta  in queste ore ha già messo in allerta qualche Comune, ma c'è anche chi non vede l'ora. Ad esempio i 504 maestri di sci dell'Emilia-Romagna che, dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia dal 9 marzo dell'anno scorso, da lunedì vedranno riaprire gli impianti. E sono ansiosi di tornare in pista, come spiega alla Dire Luciano Magnani, presidente del Collegio regionale dei maestri di sci dell'Emilia-Romagna e del Consorzio stazione invernale del Cimone, grossa realtà del comparto che comprende 21 impianti, per 50 chilometri di piste bianche, distribuiti in quattro Comuni della provincia di Modena: Fanano, Sestola, Montecreto e Riolunato. "Siamo pronti per ripartire. Abbiamo davanti una settimana molto bella, sta nevicando e la temperatura questa notte è prevista tra i -3 e i -4 gradi, quindi gli sciatori troveranno proprio una stagione tipicamente invernale". Dopo un anno di blocco sarà pero' una riapertura in totale sicurezza perchè la minaccia del virus non è debellata. 

"Ricominciamo lunedì alle 8 con tutte le biglietterie che sono state potenziate e il distanziamento in tutti gli ingressi e le uscite e anche all'imbarco degli impianti", spiega Magnani. I "biglietti- prosegue- si possono prenotare anche online sul nostro sito (www.cimonesci.it)". E ancora: "Ci saranno addetti che in collaborazione con le Forze dell'ordine faranno rispettare le distanze e il protocollo di sicurezza. Si indosserà la mascherina, ma non sulle piste dove la distanza viene logicamente automatica". 

Cosa troveranno gli amanti di questo sport? "Tutti i 50 chilometri di pista con un metro e 80 centimetri di neve e tutti i raccordi completamente innevati". L'unico impianto che rimarrà chiuso, aggiunge il presidente, "sarà la funivia per evitare problemi di affollamento in luoghi chiusi". Per lo stesso motivo sarà consentito spostarsi in macchina da Sestola a Passo del lupo, evitando di assembrarsi nei pullman e in seggiovia.

Sul comparto sciistico, conferma il presidente del Cimone, il Covid ha colpito duro: "Come Consorzio abbiamo perso circa cinque milioni in termini di mancati incassi, risorse che per altro verso abbiamo speso per mantenere efficienti le piste, rimuovere i cumuli di slavine, e mettere in sicurezza i tracciati con reti e materassini".

In tutto questo, sottolinea Magnani, "non abbiamo avuto nessun ristoro sia dalla Regione (dove i maestri si erano radunati per una manifestazione chiedendo un contributo alle loro attività, ndr) sia dal Governo. Ora speriamo che arrivino degli aiuti che erano stati stabiliti con la Regione, ma già prima del coronavirus". Al Cimone lunedì torneranno in pista 150 maestri, ma il sollievo, conclude il presidente, "sarà anche per tutte quelle persone che lavoravano stagionalmente e potranno ora tornare a guadagnare qualcosa in questo momento difficile". 

(DIRE)

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