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Malattie renali e trapianto di rene, studenti a lezione di “donazione” coi professionisti della Rete Nefrologica

I ragazzi del quarto anno hanno approfondito il tema insieme a Decenzio Bonucchi, ex studente dell’istituto e, e ai professionisti della Nefrologia e Dialisi dell’Ausl di Modena

La prevenzione è tutto. Lo scorso 9 marzo si è festeggiata la Giornata Mondiale del Rene, che ha l’obiettivo di aumentare la sensibilità verso la cura delle malattie renali. Ed è sulla scia di questa campagna che l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL di Modena è intervenuta per due mattinate di incontri sul tema della donazione (ieri e oggi 15 marzo) presso l’Istituto ‘Agostino Paradisi’ di Vignola, a cui hanno partecipato gli studenti del quarto anno (15 classi complessive).

L’iniziativa, supportata dal Comune di Vignola e che ha visto il saluto iniziale della sindaca Emilia Muratori ai ragazzi, è il frutto di una collaborazione pluriennale fra le professoresse Manuela Sarto e Nicoletta Gualdi, che si occupano di Educazione alla Salute all’istituto Paradisi, e il dottor Decenzio Bonucchi, ex studente della scuola e Direttore della Rete Nefrologica Provinciale, che tra gli altri annovera un ambulatorio per le malattie renali nel Distretto di Vignola.

Nel corso degli incontri il tema della donazione è stato affrontato sotto diversi aspetti, passando dagli aspetti etici a quelli tecnici, dalla comunicazione alla storia dell’arte, passando per l’evoluzione del pensiero scientifico in materia di trapianti d’organo.

Il filo conduttore delle relazioni rivolte agli studenti è stato quello dello sviluppo dei concetti di comunità e partecipazione, declinando la donazione in diversi modi, dalla donazione del tempo libero, al volontariato e all’aderenza a stili di vita sani, fino alle forme più evolute di donazione di tessuti e organi.

In Provincia di Modena, circa 600 persone si sottopongono regolarmente alla dialisi, grazie a una rete diffusa di 8 Centri Dialisi fra cui quello presso l'Ospedale di Vignola, e quasi il 20% autogestisce la propria cura a domicilio con la dialisi peritoneale. Un paziente su sei potrebbe giovarsi di un trapianto di rene, la migliore cura della malattia renale, ma il numero di trapianti è ancora insufficiente, nonostante Modena e la Regione Emilia-Romagna siano all’avanguardia in questo campo.

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