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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Maltempo. Scatta l’allerta rossa per tutta la giornata di domani

Le prime precipitazioni interesseranno la Romagna, per estendersi nella mattinata di domani al resto della regione. Continueranno fino a mercoledì 17. Nell’intero arco delle 48 ore sono previsti circa 150 mm di pioggia, un quantitativo simile a quello del 2-3 maggio scorsi, oggi in un contesto di maggiore fragilità

 Dalla mezzanotte di oggi,e per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio, scatta l’allarme meteo in Emilia-Romagna.

In particolare: allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche su montagna e collina emiliana centrale; pianura modenese; pianura, collina e montagna bolognese; pianura, collina, montagna e Costa romagnola. Allerta arancione per: montagna e collina piacentina e parmense; pianura reggiana; pianura e Costa ferrarese.

Secondo i tecnici, siamo di fronte ad una situazione nella quale si sommano appunto due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico.

Le prime precipitazioni sono previste dunque dalla mezzanotte, a partire dalla Romagna. Si estenderanno poi nella mattinata di domani al resto della regione.

È prevista la cumulata fino a 100 mm di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 mm d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì 17. Nell’intero arco delle 48 ore è previsto l’accumulo medio complessivo di circa 150 mm di pioggia.

Territorio modenese

A Modena, con l’allerta rossa per criticità idraulica diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile per la giornata di martedì 16 maggio, è stato attivato il monitoraggio notturno del nodo idraulico, ma senza prevedere per ora la chiusura di ponti e scuole. Il livello dei fiumi Secchia e Panaro, infatti, si prevede che rimanga al di sotto dei livelli precauzionali fino alla mattina, ma l’evoluzione del fenomeno verrà seguita con attenzione dai tecnici di Aipo e della Protezione civile della Sala operativa unica integrata di Marzaglia dalla mezzanotte e almeno fino alla giornata di mercoledì 17 maggio. Al lavoro anche i tecnici comunali e i volontari della Protezione civile.

Nel pomeriggio, dopo l’incontro del Ccs, il Centro coordinamento soccorsi convocato dalla Prefettura, si è riunito anche il Coc, il Centro operativo comunale, definendo la programmazione delle attività sulla base dell’andamento del fenomeno. Eventuali decisioni su viabilità e chiusura di istituti scolastici verrà assunta nella giornata di martedì. Si raccomanda comunque la massima attenzione negli spostamenti.

Dalle prime ore della giornata di martedì, infatti, si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, più insistenti sui rilievi e nella fascia pedecollinare, con possibilità di piene dei corsi d’acqua, con interessamento delle zone golenali e degli argini. I residenti sono stati avvisati. Possibili significativi innalzamenti dei livelli idrometrici anche sul reticolo idrografico minore.

L’incontro con i sindaci, le indicazioni ai cittadini

Stamattina si è svolto un incontro con l’Unità di crisi nazionale, alla presenza delle Prefetture di Bologna, ModenaForlì-Cesena e Ravenna e, a seguire, un incontro con i presidenti delle Province e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Si è condivisa la possibilità che, nelle aree interessate dall’allerta rossa, possa essere prevista dai sindaci, per la giornata di domani, la chiusura delle scuole e delle strade più a rischio, a partire da quelle in prossimità degli argini e delle aree franose.

L’invito, ai cittadini, è di evitare al massimo gli spostamenti e di ricorrere, dove possibile, allo smart working.

Ulteriori informazioni verranno comunicate dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, che incontrerà la stampa oggi alle 14.30 al Cor (Centro operativo regionale) in viale Silvani 6, a Bologna.

Già attivata la possibilità di avere, a partire da oggi, colonne mobili nazionali in ambiti strategici per garantire l’immediata operatività in caso di necessità.

Sono state dislocate nel frattempo unità di rinforzo nei comuni di montagna dove si sono verificate frane ed evacuazioni, in modo da garantire supporto organizzativo.

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