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"A settembre centinaia di cattedre scoperte", manifestazione dei docenti precari

Domani i sindacati confederali chiamano a raccolta gli insegnanti modenese, prefigurando un'emergenza con l'inizio del prossimo anno scolastico, dove per altro mancheranno i docenti pensionati con Quota 100

#usciteilconcorso, #iolavoroascuola, #stabilizziamolascuola. Questi gli slogan del presidio di protesta dei docenti precari promosso dai sindacati confederali Flc/Cgil, Cisl/Scuola e Uil/Scuola Rua Modena per martedì 12 marzo, dalle ore 15.30 alle 17.30 davanti alla Prefettura di Modena. E’ stato richiesto un incontro sia con il Prefetto che con la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena. Sono attesi al presidio i docenti modenesi delle scuole di ogni ordine e grado, studenti e rappresentanti dei Comitati genitori, per rivendicare anzitutto stabilizzazioni e concorsi.

"Anche a fronte delle uscite che si prefigurano nella scuola per effetto dei pensionamenti con Quota 100, la scuola rischia di trovarsi in emergenza il prossimo anno con oltre 150.000 cattedre scoperte a livello nazionale, di cui diverse centinaia nel modenese - spiegano i sindacati - La prima richiesta di sindacati e precari è perciò quella di un piano di assunzioni di docenti per coprire gli oltre 150.000 posti liberi dal 1° settembre 2019, sia per gli effetti dei pensionamenti che per l’esaurimento di molte classi di concorso che per l’assenza di concorsi per il reclutamento di nuovo personale. Già quest’anno, dopo le immissioni in ruolo a settembre, sono rimaste scoperte ben 32.217 cattedre a livello nazionale, più della metà delle immissioni in ruolo 2018/2019. Fra le rivendicazioni del presidio, si chiede, inoltre, una fase transitoria in cui stabilizzare il lavoro dei docenti già abilitati o con 3 anni di servizio".

I precari denunciano i pochissimi corsi di specializzazione sul sostegno (Tfa) per tutti gli ordini di scuola tanto che a livello regionale il corso 2019 è solo per 320 posti, di cui 220 a Bologna e 100 a Modena. "Da segnalare a tale proposito che gli incarichi sul sostegno, in tanti casi quest’anno sono stati assegnati tardivamente, tanto che a novembre scorso molte classi e molti studenti ne erano ancora privi. Non essendoci abbastanza specializzati sul sostegno, sono stati utilizzati docenti senza competenze specifiche, situazione questa che è destinata a ripetersi anche nei prossimi anni", proseguono i sindacati.

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