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Emilia-Romagna, le mappe della povertà educativa minorile

Presentato oggi in streaming il rapporto di Openpolis-Con i Bambini. Quattro gli ambiti analizzati: servizi prima infanzia, digitalizzazione, condizione degli edifici scolastici, raggiungibilità delle scuole

Il Fondo per il contrasto alla povertà educativa

In Emilia-Romagna il Fondo per il contrasto della povertà educativa ha finanziato fino a oggi 22 progetti. A questi si aggiungono altre 12 iniziative nazionali che prevedono attività sul territorio regionale, per un totale di 34 “comunità educanti” che coinvolgono circa 630 organizzazioni del territorio, tra scuole, enti del terzo settore, istituzioni locali. Ai progetti selezionati sono andati complessivamente poco meno di 15 milioni di euro. Sono i dati forniti questo pomeriggio nel corso dell’evento on line “Contrastare la povertà educativa minorileProgetti Esperienze Risorse”, promosso da Acri, Fondazioni dell’Emilia-Romagna, impresa sociale Con i Bambini e Fondazione Openpolis.  All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Paolo Cavicchioli, Presidente dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna; Giorgio Righetti, Direttore Generale Acri; Marco Rossi-Doria, Presidente dell’impresa sociale Con i Bambini.

“Il contrasto alla povertà educativa – spiega Paolo Cavicchioli – è una sfida di equità importantissima perché sicuramente la crisi pandemica ha acuito alcuni disagi, in particolare la povertà educativa che è in stretta relazione con le povertà economiche e sociali. Una parte importante del nostro paese, mi riferisco soprattutto al meridione, ha visto i nostri giovani non poter accedere in misura significativa, attorno al 34 per cento, alla didattica a distanza per una carenza di infrastrutture e di strumenti digitali. Noi dobbiamo fare in modo – aggiunge Cavicchioli – che l’equità si sviluppi attraverso processi di inclusione. E nei processi di inclusione l’aspetto educativo è fondamentale. Non è solo un tema di contributo alla competitività del Paese. E’ un tema ancora più rilevante perché attraverso il contrasto alla povertà educativa si rafforza l’inclusione e la partecipazione che sono strumenti di fondamentale importanza per la tenuta e lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese”.

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è stato istituito nel 2016 grazie a un accordo tra le Fondazioni di origine bancaria, il governo e le associazioni del Terzo settore. Nel triennio 2016-2018 le Fondazioni hanno alimentato il Fondo con circa 360 milioni di euro. La legge di bilancio 2019 ha confermato il Fondo per il triennio 2019-2021, mettendo a disposizione 55 milioni di euro annui di credito di imposta a favore delle Fondazioni di origine bancaria che possono usufruirne per il 65 per cento degli importi versati. Si prevede quindi un contributo da parte delle Fondazioni di circa 80 milioni l’anno. Complessivamente il Fondo ha un valore di 600 milioni di euro per sei anni e fino a oggi ha finanziato 384 progetti in tutta Italia. L’operatività del Fondo è stata assegnata dall’Acri all’impresa sociale Con i Bambini, società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione con il Sud.

“Abbiamo già utilizzato 350 milioni – spiega Marco Rossi Doria, presidente dell’Impresa sociale Con i Bambini – per promuovere innovazione raggiungendo i ragazzi e i bambini in situazione di massima povertà. Povertà economica ma non solo. Anche mancanza di scolarità e situazioni di fragilità: penso alle mamme sole povere, alle famiglie povere con bambini disabili, alle famiglie straniere dove la mamma non conosce l’italiano, ma anche alle povertà abitative e alle povertà multidimensionali dovute a fragilità personali. Siamo entrati in pandemia con un milione 200 mila bambini in povertà assoluta e 2 milioni 100 mila in povertà relativa. Ora non abbiamo statistiche scientificamente vagliate – conclude Rossi Doria – ma l’evidenza ci dice che la situazione è ulteriormente peggiorata. Un paese ricco che fa pochi figli e che fa parte del G8, in queste condizioni, deve cambiare rotta e farlo presto e bene”.

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