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Vittime della strada, già 44 morti nel modenese. Domenica un momento di ricordo

Giornata Internazionale del Ricordo delle Vittime degli Incidenti Stradali, domenica alle 18 in Duomo la Messa presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci e "sedie vuote" sul sagrato

La terza domenica di novembre ricorre la Giornata Internazionale del Ricordo delle Vittime degli Incidenti Stradali, istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica su ciò che si può fare per evitare questa infinita strage che, anche nel nostro Paese, assume dimensioni ancora troppo grandi.

In tale ricorrenza, “Credo la Vita Eterna” (percorso di elaborazione del lutto alla luce della fede incardinato nelle attività dell’Ufficio Famiglia della Diocesi) da alcuni anni promuove, congiuntamente sezione modenese dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada Aps, presieduta da Franco Piacentini, un momento di incontro e di preghiera per sostenere e condividere il dolore delle famiglie colpite da queste tragiche morti e per sensibilizzare anche la comunità cristiana diocesana su questo problema e sulle possibili soluzioni.

Quest’anno, l’appuntamento è per domenica 20 novembre, quando l’arcivescovo Erio Castellucci presiederà una celebrazione eucaristica dedicata alle vittime della strada, alle 18 in Duomo. Davanti alla cattedrale saranno anche posizionate anche delel sedie vuote, illuminate da una fiammella, a ricordare le vittime.

Alcuni numeri locali e nazionali

Sul piano degli incidenti stradali, lo scorso anno 2021 è da considerarsi complessivamente ancora negativo, anche se ha risentito nei soli mesi di gennaio e febbraio di una diminuzione di casi addebitabile agli effetti della pandemia: in Italia sono morte 2875 persone pari a 8 morti al giorno (+ 20 % sul 2020 ma – 9,4% sul 2019 ) e altre 204.728 sono rimaste ferite in 151.875 incidenti stradali (dati ACI-ISTAT ). In Provincia di Modena i morti sono stati 44 e i feriti 3500; Il costo sociale degli incidenti stradali in Italia è calcolato in 16,4 miliardi di Euro. Fra i morti si annoverano soprattutto gli utenti deboli: pedoni, ciclisti e motociclisti nonché i giovani e i bambini. Nella fascia di età tra i 5 e i 29 anni, gli incidenti stradali sono infatti la prima causa di morte.

“A proposito di ciò, un dato particolare sull’anno in corso interroga, più degli altri, le coscienze: nel 2022, secondo i dati ASAPS, sono già 29 i bambini morti mentre attraversavano sulle strisce pedonali urbane”, spiega Franco Piacentini.

Ma quali sono le cause principali? In Comune di Modena le cause degli incidenti stradali mortali nel 2021 sono state: la distrazione al volante (37%), la mancata precedenza a pedone (25%) nonché il mancato rispetto dei limiti di velocità (25%) a cui va aggiunta anche la mancata percezione del rischio a causa di alcool o droghe.

Nonostante il calo rispetto al periodo pre-pandemia, occorre continuare la molteplice azione di contrasto al fenomeno: l’obiettivo posto dalla Comunità Europea di dimezzare le vittime nel decennio 2010-2020 non è stato raggiunto né dal nostro Paese e neppure nella nostra realtà locale. “Il nuovo obiettivo europeo al 2030 è costituito di nuovo dal dimezzamento dei morti e dei feriti gravi per raggiungere possibilmente zero morti nel 2050 (“zero vision”) – conclude Piacentini - .Occorre quindi continuare nell’impegno sui diversi fronti: maggiore educazione stradale, diminuire la fretta e la velocità, non distrarsi mentre si guida, incrementare i controlli e la diffusione di mobilità alternativa”.

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