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"Minori Stranieri Non Accompagnati" premio la tesi di laurea della dott.ssa Valentini di Unimore

Riconoscimento per la dott.ssa Michela Valentini, del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche, con una tesi su I Minori Stranieri Non Accompagnati. Una lettura pedagogica e il caso del CPIA di Bologna

La dott.ssa Michela Valentini, laureata presso il Dipartimento di Educazione in Scienze Umane di Unimore, nel Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche, con una tesi su I Minori Stranieri Non Accompagnati. Una lettura pedagogica e il caso del CPIA di Bologna si è aggiudicata il primo premio del concorso Idee per Imola. Il riconoscimento è promosso dal Centro culturale PRIMOLA del Comune di Imola, con il patrocinio del Nuovo Circondario Imolese ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e di Unindustria, per valorizzare giovani neo-laureati e neo laureate al termine degli studi universitari e promuoverne l’inserimento nel lavoro.

L’approfondimento del tema dei minori non accompagnati è stato particolarmente apprezzato dalla giuria in quanto, nella sua tesi, Michela Valentini ha studiato il percorso di inserimento concreto dei ragazzi realizzato nelle esperienze delle comunità “Casa Murri” e “Nel Villaggio” di Bologna.

La tesi di laurea della dott.ssa Valentini, con relatrice la Prof.ssa Laura Cerrocchi, si era già fatta notare per la verità, ottenendo in sede di discussione la votazione di 110/110 con lode e rientrando tra i premi di laurea che Unimore assegna ogni anno a studenti/studentesse particolarmente meritevoli.

Esprimo particolare soddisfazione – afferma la Prof.ssa Laura Cerrocchi, docente di Pedagogia Generale e Sociale presso il DESU – per il riconoscimento ottenuto dalla nostra laureata. Un premio che si aggiunge a quello che già Unimore le aveva attribuito riconoscendole qualità e merito. L’attenzione che con la sua tesi la neo dottoressa ha posto ai minori stranieri non accompagnati e al contributo dei Centri Provinciali di Istruzione degli Adulti, all’intercultura, come scambio paritario e dialogo tra culture con differenti valori e significati, alla transcultura, come consapevolezza di appartenere alla stessa terra che riunisce le differenti forme di vita (vegetale, animale e umana), merita giusto riconoscimento e apprezzamento. Aggiungo alla soddisfazione l’augurio che la dott.ssa Valentini possa e sappia utilizzare al meglio le competenze acquisite nel suo futuro lavoro di educatrice e pedagogista, coordinatrice ed eventualmente di ricerca.

L’argomento affrontato gode di vasto interesse ed è di grande attualità visto il ruolo crescente che sta assumendo il minore che migra in assenza di figure di riferimento all’interno del più vasto tema delle migrazioni. La tesi premiata ha approfondito la materia dal punto di vista pedagogico e sociale con uno sguardo interculturale.

“È importante assumere l’intercultura come valore – spiega la dott.ssa Michela Valentini – per superare sia il separatismo, inteso come esclusiva adesione alla cultura di origine e impossibilità di integrazione alla cultura e di inclusione alla società di approdo, sia l’assimilazionismo, come negazione dei propri valori culturali e omologazione sostanziale a quelli della cultura maggioritaria. Entrambi possono dipendere da spinte sia delle persone e delle culture di partenza che di approdo. Solo così si potranno migliorare le condizioni di inclusione e inserimento sociale di questi/e giovanissimi e giovanissime migranti e promuovere una reale integrazione che passa dalla multicultura, come presenza di soggetti che vivono nello stesso territorio con appartenenze etnico-antropologiche diverse, all’intercultura, alla transcultura”.

La tesi si è concentrata sulla migrazione di minori non accompagnanti, prendendo in esame l’interno percorso migratorio, dalla partenza sino all’inserimento nel Paese d’approdo con uno sguardo particolare al CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti) come contesto di istruzione e formazione e alla comunità per minori. Particolare attenzione è stata posta alle motivazioni e condizioni del viaggio, alla segnalazione sul territorio, alla presa in carico, nonché alle misure di accoglienza e protezione, considerando l’avvio del percorso di integrazione, la progettualità scolastica, lavorativa e di vita fino all’acquisizione del permesso di soggiorno.

Sul piano teorico e di analisi sul campo, la laureanda ha proceduto con la somministrazione di focus group alle insegnanti del CPIA Metropolitano di Bologna e interviste agli educatori delle comunità per minori “Casa Murri” e “Nel Villaggio”, nonché di una scheda di rilevazione del profilo socio-anagrafico, formativo e professionale a entrambi.

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