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Emergenza continua, le polveri sottili restano un problema da ormai 12 giorni

Prorogate fino al 24 gennaio compreso le limitazioni emergenziali. Vista l'inefficacia dei provvedimenti normativi, si attende solo la pioggia

Con la mascherina sempre indosso forse la percezione diminuisce, ma l'inquinamento dell'aria modenese è da ormai diversi giorni tornato ad essere un problema. La concentrazione delle polveri sottili (PM10) è quotidianamente oltre la soglia consentita, inintetrrottamente dallo scorso 9 gennaio. Il valore assoluto rilevato dalle centraline Arpae non è elevatissimo, ma gli soframenti sono ormai costanti e il territorio modenese si presenta come il peggiore a livello regionale, con la media più alta nei valori del particolato.

Incirante delle misure di blocco del traffico, la situazione conferma lo schema giù visto da molti inverni a questa parte: soltanto le precipitazioni piobose riescono a "lavare" l'aria. Fino a che la situazione meteo resta stabile, non vi sono interventi legislativi in grado di far scendere i valori di riferimento.

Così, alla luce del bollettino delll’Arpae sulla qualità dell’aria, restano in vigore fino a lunedì 24 incluso (data del prossimo bollettino) i provvedimenti previsti in Emilia-Romagna dal Piano Aria Integrato Regionale. Come sempre le limitazioni riguardano sia il traffico veicolare sia alcuni comportamenti domestici, nei comuni maggiori: Modena, Carpi, Sassuolo, Formigine e Castelfranco Emilia, Fiorano e Maranello.

Le misure che impongono limiti alla circolazione anche ai diesel Euro 4, resteranno in vigore fino al prossimo giorno di controllo, appunto mercoledì 19 e saranno revocate se le previsioni indicheranno un ritorno al di sotto del valore limite delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel Bollettino emesso da Arpae, consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

In base al provvedimento si fermano i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1. Il blocco è esteso ai diesel Euro 4.

Con l’emergenza, sono previsti anche il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento delle unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile; l’obbligo di ridurre di almeno un grado la temperatura negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C, più 2 di tolleranza, nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C, più 2 di tolleranza, nelle sedi di attività industriali e artigianali), con l’esclusione di ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici; il divieto di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale. Attivo anche il divieto di spandimento liquami, con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.

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