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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'Emilia-Romagna piange Raffaella Carrà. Bonaccini: "Portava con sé la nostra terra"

La showgirl si è spenta ieri dopo una malattia all'età di 78 anni

L'Emilia-Romagna non dimenticherà mai Raffaella Carrà. Romagnola, nata a Bologna, la nostra regione piange una delle sue figlie migliori, scomparsa ieri dopo una malattia a 78 anni, lasciando incredulo un intero paese.

"E' un grande, grande dolore. Si fa fatica a credere che Raffaella Carrà non ci sia più". Queste le parole del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, appresa la notizia della morte di Raffaella Carrà, una delle più grandi show girl italiane.

"Sempre sorridente, amatissima dal pubblico, un talento che faceva di lei una grande artista: ballerina, cantante, attrice, conduttrice televisiva, autrice", la ricorda Bonaccini. "In assoluto, fra coloro che hanno fatto la storia della televisione italiana. Ma soprattutto un modo di fare spettacolo che la portava a essere amica di tutte le italiane e gli italiani".

"Nata a Bologna e cresciuta a Bellaria-Igea Marina, conosciuta in tutto il mondo, portava con sé la nostra terra", sottolinea Bonaccini. "Lascia davvero un vuoto enorme. A nome mio personale e di tutta la comunità emiliano-romagnola, mi stringo ai familiari, ai suoi cari, ai suoi collaboratori e collaboratrici, ai quali vanno le più sincere condoglianze".

"Un'artista e una donna conosciuta in tutto il mondo. E una figlia di Bologna che con la sua città di nascita aveva mantenuto un rapporto intimo e profondo. Grazie Raffaella Carrà, hai dato tanto a questo paese e a tutti noi". La ricorda così il sindaco del capoluogo emiliano, Virginio Merola.

 "Raffaella è stata un simbolo e un vero amore per tutti gli italiani", scrive sempre su Facebook l'assessore comunale alla Cultura, Matteo Lepore, candidato sindaco del centrosinistra. "Autentica, libera, coraggiosa. Una pioniera, una grande artista. Ha contribuito a rendere il nostro Paese più emancipato, giusto, libero. E lo ha fatto - continua Lepore - con la sua classe, la sua arte, il suo saper coniugare cultura e modernità".

Anche Bologna "la abbraccerà come merita, perché Raffaella Carrà è stata una delle sue figlie più speciali", conclude l'assessore. 

Chi era Raffaella Carrà

Classe 1943, nata a Bologna, showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice e autrice televisiva. La regina della televisione italiana, al secolo Raffaella Roberta Pelloni, si è spenta alle ore 16.20 del 5 luglio all'età di 78 anni, a causa di una malattia con cui combatteva da qualche tempo.

A dare l'annuncio Sergio Japino: "Raffaella ci ha lasciati. E' andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre".

Un fiume in piena di energia che ha animato i palinsesti televisivi dalla fine degli Anni 60 ad oggi. Il successo sul piccolo schermo è arrivato con 'Io, Agata e tu' con Nino Taranto e Nino Ferrer in cui 'Raffaella Nazionale'. Poco dopo è arrivato "lo scandalo".

Nel 1970 è stata al fianco di Corrado in 'Canzonissima', dove ha mostrato l'ombelico scoperto nella sigla d'apertura 'Ma che musica maestro!'. Gli ascolti hanno toccato le stelle con la Carrà e così la Rai ha riconfermato la coppia di conduttori per la nuova edizione del programma.

Tra le canzoni che hanno accompagnato lo show ci sono 'Chissà se va' e il celebre 'Tuca Tuca' con annesso balletto, sensuale e provocatorio per quei tempi. Solo dopo l'esibizione con Alberto Sordi il ballo ha superato censure e polemiche diventando un fenomeno popolare ricordato ancora oggi.

Con la tv è arrivato il primo album 'Raffaella' e poco dopo ne è arrivato un secondo 'Raffaella Carrà', contenente anche il brano 'Borriquito', primo successo sul mercato latino.

Nel 1974 la conduzione di 'Milleluci' al fianco di Mina, consacrando "la Raffa" come showgirl a tutto tondo. Nei piani dell'amatissima Carrà c'è sempre stata la musica. Da qui, ha regalato al suo pubblico successi, ormai diventati evergreen: da 'Rumore' (grazie a cui si è aggiudicata un disco di platino) a 'A far l'amore comincia tu' (scelta da Paolo Sorrentino per la scena iniziale de 'La grande bellezza' e da Bob Sinclair per il remix del brano stesso), da 'Forte, forte, forte' a 'Fiesta' fino a 'Tanti auguri'. Quest'ultima un inno all'amore libero e spensierato con un ritornello cantato a squarciagola dal pubblico di tutte le età "Come è bello far l'amore da Trieste in giù".

Agli inizi degli Anni 80 ha affiancato di nuovo Corrado presentando 'Fantastico 3', con Gigi Sabani e Renato Zero, di cui è interprete dalla celebre sigla 'Ballo ballo' ( che è stata accusata da alcuni di essere un plagio del brano 'Eleanor Rigby' dei Beatles).

Nell'83 è stata invitata ad esibirsi per la prima volta come super ospite al Festival di Sanremo. La consacrazione a conduttrice televisiva è arrivata con 'Pronto, Raffaela?', il primo programma di mezzogiorno della Rai che ha messo in risalto il suo essere 'un'animale da palcoscenico' capace di intrattenere mostrandosi una perfetta 'padrona di casa'.

Al centro della trasmissione l'interazione con il pubblico in diretta attraverso vari giochi telefonici. Uno dei giochi-simbolo che hanno caratterizzato il programma nell'immaginario collettivo del pubblico era il gioco dei fagioli. Anche qui Raffaella ha interpretato la sigla: 'Fatalità' nella prima edizione e 'Que dolor' nella seconda.

Lo show ha riscosso così tanto successo, tanto da essere venduto anche all'estero, che la conduttrice è stata premiata nel 1984 con il titolo 'Personaggio televisivo femminile a livello europeo', consegnato dall'European TV Magazines Association.

'Pronto, Raffaella' è sbarcato anche in prima serata con il titolo di 'Buonasera Raffaella' in cui la padrona di casa , ha intervistato e duettato con ospiti illustri del calibro di Henry Kissinger, Joe Cocker, Riccardo Cocciante, Patty Pravo, Stevie Wonder, Ginger Rogers e Sammy Davis Jr.. Senza dimenticare l'interpretazione delle memorabili sigle 'Fidati!'e 'Bellissimo'.

Alla fine degli Anni 80 è arriva la conduzione di 'Domenica in', di cui ha cantato la sigla 'Curiosità'. Nel 1987 è passata per due anni a Fininvest con un contratto miliardario. Raffaella però è ritornata in Rai. Ad attenderla il successo da record di 'Carramba! Che sopresa'.

Nel programma - inventato insieme a Sergio Japino e Brando Giordani - abbiamo visto la Carrà coinvolgere in diretta gli ospiti e il pubblico in sala in sorprese e incontri inaspettati con persone care (parenti, amici,ecc..) che non vedevano da molto tempo, architettati insieme con un complice.

Ciò era alternato a momenti di spettacolo attraverso la presenza di vari ospiti tra i quali Adriano Celentano, Madonna, Britney Spears e Robbie Williams. Nel 1997 ha rifiutato la conduzione del Festival di Sanremo con Piero Chiambretti, lasciando il posto a Mike Bongiorno e Valeria Marini. Un ruolo che ha accettato nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti, Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini. Tutti l'hanno amata e tutta la cercavano. Nel 2006 Tiziano Ferro le ha perfino dedicato una canzone 'E Raffaella è mia' in cui la Carrà è stata la protagonista del videoclip.

La sua anima pop e avanguardista ha conquistato anche 'The Voice of Italy', che l'ha voluta tra i coach nel 2013 insieme a Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante. Un ruolo riconfermato per più edizioni. Nello stesso anno ha pubblicato il singolo dance 'Replay', che ha anticipato l'album di inediti a diciassette anni di distanza dal suo ultimo disco , dal titolo 'Replay (The Album)'.

Nella stagione televisiva 2014-2015 è tornata su Rai 1 con un nuovo talent-show, chiamato 'Forte forte forte', che riprendeva il titolo di una delle canzoni più note della stessa Carrà, (anche questa remixata da Bob Sinclar).

L'ultimo programma risale al 2019, dal titolo 'A raccontare comincia tu', in cui l'abbiamo vista dialogare con nomi illustri dello spettacolo: da Maria De Filippi a Paolo Sorrentino. L'anno successivo, nel 2020, il quotidiano britannico The Guardian l'ha incoronata sex symbol europeo, definendola "l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso" e il regista Nacho Alvarez ha debuttato su Amazon Prime Video con un film musicale basato sulle sue canzoni dal titolo 'Ballo ballo'.

Ha venduto 60 milioni di dischi, ha vinto oltre dieci telegatti e 22 dischi tra platino e oro, una carriera da (s)ballo quella della nostra amata Raffaella. Un viaggio televisivo e musicale in cui ha dedicato spazio anche all'amore. Tra le sue relazioni storiche quella con il coreografo e regista Sergio Japino e con Gianni Boncompagni, autore televisivo e di molti suoi successi musicali. 

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