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Vignola piange Gino Cecoli, uomo del movimento cooperativo

Aveva 95 anni ed è deceduto in seguito al contagio da coronavirus. Fu anche consigliere comunale a Savignano nel 1945 su nomina del CLN

Tra le vittime del coronavirus, Vignola piange la scomparsa di Gino Cecoli, 95 anni, venuto a mancare domenica scorsa. Originario di Savignano, dove nacque nel 1925, Cecoli iniziò presto a lavorare nei campi, come era comune a tanti giovani di quel tempo.

Arruolato militare in piena seconda guerra mondiale, si ammalò nel 1943 e fu trasferito all’ospedale militare di Modena, dove poi rimase in servizio come inserviente fino alla fine del conflitto. Per le qualità dimostrate verso la fine della guerra, fu nominato dal CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) consigliere comunale del Comune di Savignano, carica che rivestì fino all’indizione delle prime libere elezioni. Dopo il conflitto cominciò a lavorare nel mondo cooperativo e, nel 1952, si trasferì con la famiglia a Vignola, dove ha poi sempre vissuto. Assunse un ruolo sempre più rilevante all’interno delle coop, divenendo in quegli anni “provveditore”, ovvero una sorta di fornitore di vari negozi che stavano nascendo negli Anni Cinquanta. La sua esperienza lo portò in seguito a lavorare anche a Modena, sempre in ambito cooperativo, e infine ad entrare in Ciam (poi Unibon e Casa Modena) come responsabile delle materie prime e dei rapporti con gli allevatori, per la sua esperienza nel mondo agricolo. Fece scalpore a livello locale la sua pubblica presa di posizione nel 1956 contro l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica.

“A titolo personale e di tutta l’Amministrazione Comunale che rappresento – dichiara il sindaco vicario, Angelo Pasini – rivolgo le più sentite condoglianze ai familiari di Gino, il quale in un momento particolarmente tragico del nostro Paese, come la fine della Seconda Guerra Mondiale, si assunse anch’egli la responsabilità di dare il suo contributo per ricostruire l’Italia”.

Il sindaco di Savignano, Enrico Tagliavini, aggiunge: “Anche da parte mia e dell’Amministrazione Comunale di Savignano rivolgo innanzitutto le condoglianze ai familiari. Con la scomparsa di Gino perdiamo un pezzo di storia di Savignano che mi piacerebbe approfondire e conoscere meglio. Mi dispiace non averlo conosciuto quando era in vita”.

Cecoli riposerà nel cimitero di Vignola. Lascia un figlio.

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