rotate-mobile
Attualità

Addio al sindacalista Gian Battista Cavazzuti, una vita nella Cisl

Aveva 91 anni. Cordoglio nel mondo sindacale modenese

Si è spento ieri Gian Battista Cavazzuti, fondatore della Libera Cgil, sindacalista della Cisl  e della Fim (sindacato metalmeccanici).

Era nato a Modena il 16 settembre 1930, primo di nove figli. Di famiglia antifascista, si iscrive alla Democrazia Cristiana nel 1947, iniziando poco dopo l’attività sindacale e partecipando alla costituzione della Libera Cgil. Entra in contatto quasi subito con Ermanno Gorrieri, che considera il suo maestro e che lo coinvolge nella Cisl di Modena come formatore nei campi scuola e nelle cosiddette “tre sere”, attività di sensibilizzazione di base del “sindacato nuovo”.

Nel 1955 avviene la sua svolta sindacale: Gorrieri e Luigi Macario (allora segretario organizzativo nazionale Cisl) gli propongono di partecipare a un corso presso il centro studi Cisl di Firenze, che lui frequenta entrando in contatto con il direttore della struttura Benedetto De Cesaris, figura molto vicina a Giuseppe Dossetti.

È così che, alla fine del corso, Macario gli dice: «Andrai a Sesto San Giovanni. Tu vieni da Modena e sai trattare con i comunisti». Inizia così l’esperienza di Cavazzuti alla Fim di Milano. Cavazzuti opera poi anche a Monza (e per un paio di anni pure ad Aosta), iniziando il sodalizio e l’amicizia con un giovanissimo Pierre Carniti, futuro segretario nazionale Cisl.

Nel 1962 al congresso nazionale Fim di Bergamo, la “nuova generazione” guidata da Carniti, Pippo Morelli, Alberto Tridente, Franco Castrezzati e Alberto Gavioli, conquista un grande successo. È Cavazzuti a entrare per primo nella segreteria nazionale, aprendo la strada a una stagione che si raccoglierà intorno a Carniti e alla rivista “Dibattito sindacale” e avrà come punto di riferimento anche Macario. Cavazzuti rimane nella segreteria nazionale Fim fino al 1970, lavorando insieme a Macario e Carniti e gestendo insieme a loro anche il famoso contratto dell’autunno caldo nel 1969.

Già impegnato nella Fism (la federazione internazionale dei metalmeccanici), nel 1970 Cavazzuti entra a far parte del dipartimento internazionale Cisl, dove opererà fino al 1980.

Nel 1979 diviene consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo e poco dopo anche responsabile del dipartimento internazionale della Cisl Lombardia, che guida fino ai primi anni 2000.
Conclude la sua esperienza attiva in Cisl nel 2005, collaborando con il dipartimento internazionale Cisl nazionale.

Nel 2005 Cavazzuti ha scritto una lettera di commiato all’organizzazione che si conclude così: “Alla Cisl devo tutto: la Cisl mi ha dato tutto. Anche io ho cercato di dare tutto me stesso alla Cisl”. La sua ultima testimonianza risale al 2020 ed è contenuta nel libro: “Sapere, Libertà, Mondo. La strada di Pippo Morelli”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio al sindacalista Gian Battista Cavazzuti, una vita nella Cisl

ModenaToday è in caricamento