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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Traffico davanti alle scuole, il consiglio comunale chiede 300 metri car-free

La mozione della maggioranza chiede anche di coinvolgere la comunità nel percorso verso la creazione di nuove “aree di quiete”, come nell’esperienza di via Simonazzi

Valutare l’attivazione di zone “car free” in prossimità delle scuole, limitando alle auto la possibilità di vicinarsi agli istituti e favorendo, invece, il tragitto a piedi degli studenti verso i plessi, anche con l’obiettivo di contribuire a ridurre il traffico in città. È l’invito, rivolto all’Amministrazione, contenuto nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 1 luglio. La mozione, che suggerisce inoltre di coinvolgere i genitori degli alunni e, più in generale, la comunità nel percorso verso la creazione di nuove “aree di quiete”, è stata sottoscritta da Verdi (prima firmataria Paola Aime), Pd, Sinistra per Modena e Modena civica ed è stata approvata col voto dei proponenti e del Movimento 5 stelle. Astenuti Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e la consigliera Moretti di Lega Modena, mentre hanno espresso voto contrario gli altri consiglieri del gruppo Lega Modena e Forza Italia.

La mozione ricorda che molti genitori hanno l’abitudine di accompagnare i figli a scuola utilizzando l’auto e posizionandosi il più vicino possibile agli ingressi degli istituti, un comportamento che crea “pericolo per pedoni e ciclisti” e provoca “disagi alla circolazione stradale, con ricadute anche in termini ambientali a causa delle emissioni dei veicoli”, concorrendo, quindi, allo sforamento dei limiti delle Pm10. L’ordine del giorno sollecita perciò “una necessaria svolta ambientale, a maggior ragione dopo l’emergenza Covid”, come ha affermato in aula la consigliera Aime, e in questo contesto vengono richiamate le indicazioni contenute nel Pums “sull’attivazione di percorsi sicuri casa-scuola per gli alunni e di zone quiete”, ovvero spazi, entro un raggio di 300 metri attorno agli istituti scolastici, caratterizzati dalla pedonalizzazione della viabilità e dall’istituzione di Ztl almeno temporanee.

Citando dunque l’esperienza di via Simonazzi, dove dallo scorso novembre è in vigore lo stop al traffico negli orari di ingresso e uscita dei bambini dalle scuole, la mozione suggerisce di ampliare questo progetto nel solco di un’analisi condivisa e partecipata col territorio e con gli stessi istituti. Il documento, inoltre, sollecita maggiori controlli della Polizia locale davanti alle scuole, in maniera da sanzionare eventuali fenomeni di sosta o fermata in doppia fila o sulla carreggiata dei mezzi.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Barbara Moretti ha motivato il suo voto di astensione spiegando che “la necessaria transizione ecologica richiede un cambio radicale e lo stanziamento risorse adeguate che non credo ci siano”. La consigliera ha suggerito di puntare su “una rete valida di ciclabili, scuolabus ecologici per gli studenti e lo sviluppo dei progetti Pedibus e Bicibus, anche incentivando i volontari”. Beatrice De Maio ha chiesto di tenere in maggiore considerazione le esigenze dei lavoratori dipendenti: “Spesso i genitori hanno i minuti contati e le soluzioni ‘car free’ dilaterebbero i tempi dell’accompagnamento dei figli a scuola”. La consigliera ha suggerito, dunque, che il Comune “si attivi con le associazioni di categoria nell’ottica di assicurare più flessibilità nell’accesso al lavoro”. Giovanni Bertoldi ha messo l’accento sulla complessità del progetto ‘car free’: “Per metterlo in atto – ha affermato – servono soluzioni concrete, a partire da un trasporto pubblico locale più efficiente e un servizio di scuolabus più strutturato, come accade in altri Paesi”. Per non congestionare la città, ha aggiunto, un’ulteriore ipotesi potrebbe essere quella “di far entrare le classi a scuola in orari diversi”.

Per il Movimento 5 stelle, Enrica Manenti ha chiesto un’accelerazione “sui temi ambientali, la cui importanza è stata rimarcata dal Covid: ci aspettiamo che l’Amministrazione intensifichi le proprie le azioni”. La consigliera ha auspicato maggiori sanzioni, da parte della Polizia locale, verso i comportamenti scorretti degli automobilisti “in maniera da contribuire alla modifica delle abitudini”. Un approccio radicale verso i temi della transizione ecologica è la proposta di Giovanni Silingardi. “Il problema della mobilità sostenibile in città non è nato col Coronavirus – ha sostenuto – ma si trascina da decenni. Se non si agisce con proposte concrete e una tempistica reale si fatica a trovare una soluzione”. Annunciando il voto a favore della mozione, il consigliere ha fatto presente che “tra qualche mese chiederemo informazioni sulle azioni che saranno state messe in campo”. Citando un’esperienza personale, Andrea Giordani ha parlato della condotta di alcune aziende che offrono flessibilità ai dipendenti sugli orari di ingresso e uscita dal lavoro in maniera da gestire i propri impegni, come quello di accompagnare i figli a scuola: “Si potrebbero coinvolgere le associazioni di categoria – ha dichiarato – per chiedere a tutte le imprese di adottare quest’organizzazione”.

Riconoscendo l’esistenza del problema, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha affermato che “le mozioni della maggioranza su questi temi presentano un ‘retrogusto’ di colpevolizzazione dell’automobilista”. La consigliera ha rilevato che “un servizio di trasporto locale completamente efficiente contribuirebbe a un minor utilizzo dell’auto, da parte dei genitori, per accompagnare i figli a scuola”.

La transizione ecologica è stata al centro dell’intervento di Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia): “Il Covid ci ha fatto riscoprire l’ambiente – ha detto – ma, nonostante il lockdown, Modena rimane tra le città più inquinate d’Italia”. L’istituzione di zone ‘car free’ non risolverebbe il problema delle auto: “Anziché giungere a ridosso delle scuole -  ha rimarcato - arriverebbero a 300 metri di distanza, scaricando bambini con zaini pesantissimi”.

Per il Pd, Lucia Connola ha spiegato che “occorre ridurre la dipendenza dalle auto, inducendo il passaggio deciso alla mobilità attiva e al trasporto pubblico locale”. La consigliera ha auspicato che vengano liberate “grandi porzioni di spazio per sostituire la mobilità automobilistica con piste ciclabili adeguate dove gli utenti possano muoversi in sicurezza”. Auspicando “uniformità di vedute dell’Assemblea sull’argomento”, Antonio Carpentieri ha precisato che il fine della mozione “è quello di incrementare la sicurezza dei nostri figli, contemperando ai temi ambientali, verso un cambiamento culturale”. In prossimità di molte delle scuole cittadine, ha aggiunto, “ci sono le condizioni per attivare zone ‘car free’”. Interdire il traffico davanti agli istituti, ha osservato Diego Lenzini, “sarebbe una bella pubblicità della città nel contesto della transizione ecologica, rappresentando anche uno strumento educativo per i bambini”. Inoltre, il progetto dovrà tenere conto “delle differenze delle varie strade: certo non è applicabile dappertutto, in alcuni casi è sufficiente sanzionare i comportamenti scorretti degli automobilisti”.

Ricordando l’esito positivo “di alcune sperimentazioni di ‘zone franche’ create in prossimità delle scuole”, Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha sollecitato innanzi tutto l’attivazione di una campagna informativa “finalizzata a ricordare agli automobilisti le buone condotte”, rappresentando quindi il primo passo “di un progetto, da sviluppare al meglio, che potrà avere un elevato impatto sociale”.

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