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Nasce Informagiovani 4.0. Orientamento per sette ragazzi su dieci

In cinque mesi quasi 750 contatti legati soprattutto ai temi del lavoro e della formazione. L’assessore Bortolamasi: “Accompagnare i giovani facendone emergere le competenze”

Quasi 750 contatti e oltre un centinaio di colloqui, organizzati dal vivo ma anche utilizzando canali di comunicazione di nuova generazione come le chat e le video-chiamate, da parte di giovani che chiedono un supporto qualificato di orientamento al futuro soprattutto sui temi del lavoro e della formazione. Sono i principali numeri e percorsi che hanno caratterizzato i primi cinque mesi di attività dell’Informagiovani 4.0 del Comune di Modena, il servizio gratuito rivolto ai giovani da 18 a 29 anni che la scorsa estate è diventato “4.0”, appunto, evolvendosi dall’attività di tipo informativo a un’offerta di servizi di consulenza individuale, accompagnamento e orientamento. Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, quindi garantendo un accesso digitale, il centro di piazza Grande 17 è collegato infatti in maniera strutturata a una rete di partner in grado di garantire supporto qualificato di “secondo livello”; in parallelo, i canali di accesso al servizio si sono sviluppati attraverso le nuove tecnologie, superando il tradizionale contatto in presenza con mail, telefono, web, social e chat testuali e video con gli operatori. Un’azione di “presa in carico” che ha contribuito, nel 70 per cento dei casi, alle scelte dei giovani di intraprendere un percorso di formazione, attivarsi per un colloquio di lavoro o iniziare un tirocinio professionale, definendo quindi un progetto e un cammino personale.

VIDEO | Nasce l'Informagiovani 4.0 per una maggiore consulenza sul lavoro e sulla formazione

“Il nuovo Informagiovani 4.0 – ha affermato l’assessore Bortolamasi – rappresenta il primo passo di un percorso iniziato lo scorso luglio con l’approvazione del Piano giovani del Comune; un documento pensato ‘con’ e ‘per’ i ragazzi e le ragazze che vogliono costruirsi un percorso di vita e lavoro a Modena, per una città sempre più a misura di giovani”. Il centro di piazza Grande costituisce “uno spazio fisico e virtuale che vuole accompagnare i ragazzi e le ragazze verso il mondo del lavoro, agendo in rete con i soggetti attivi in questo settore, nel contesto del ‘passaggio’ dall’informazione alla formazione che permette anche di far emergere le competenze dei giovani. Formazione, competenze e opportunità di lavoro, infatti, sono gli assi che guidano questo nuovo servizio”.

Il progetto per l’Informagiovani 4.0 è maturato nell’ambito delle azioni per la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria, tenendo perciò conto dei dati sulla disoccupazione giovanile e, in particolare, del divario generazionale a sfavore dei più giovani e della componente femminile. In questo contesto, infatti, nei mesi scorsi l’Amministrazione ha rafforzato le attività rivolte ai giovani in tema di formazione e lavoro, attivando inoltre un sostegno su percorsi di vita e di transizione all’età adulta anche dal punto di vista psicofisico e relazionale, incoraggiandone il protagonismo e sviluppando co-progettazioni con le realtà presenti sul territorio, come appunto definito dalle linee di indirizzo delle Politiche giovanili dell’Ente approvate dal Consiglio comunale.

Il progetto dell’Informagiovani 4.0 è stato strutturato, dunque, avviando un protocollo operativo con una rete di partner costituita da Centro per l’impiego, Camera di commercio, ForModena, Spazio giovani Ausl, Europe Direct, Copresc, Csv, Art.Er, Centro musica ed Er.Go, ciascuno competente per la propria specifica attività. L’accordo impegna i soggetti coinvolti ad adottare un approccio di presa in carico delle situazioni dei giovani e a garantire flussi informativi bidirezionali per tracciare il percorso delle varie posizioni e l’esito dell’accompagnamento, oltre che a creare un database di contatti per comunicare, anche in un secondo momento, opportunità legate ai bisogni espressi. ForModena, per esempio, effettua in maniera costante la ricognizione dei corsi di formazione professionale disponibili sul territorio, inviando le informazioni all’Informagiovani che può così fornire dati mirati e aggiornati ai giovani su questo tema di elevato interesse.

I temi su cui è possibile chiedere una consulenza personalizzata riguardano il lavoro (in Italia e all’estero), la formazione, la mobilità internazionale anche per motivi di studio, l’imprenditoria, il volontariato e il benessere e tempo libero. Il servizio, che è funzionalmente e fisicamente integrato con il servizio Ufficio relazioni col pubblico (Urp) del Comune, prevede l’accesso da parte dei giovani attraverso appunto una molteplicità di canali, tradizionali e digitali, e il contatto dell’utenza a distanza di un determinato periodo dal primo accesso, in maniera da valutare nel tempo l’impatto del servizio. Contribuisce all’operatività “rimodulata” anche un operatore under35 appositamente formato sui contenuti dello “Youth worker”.

Fissati 102 colloqui specialistici legati anche a mobilità e volontariato

“Ho terminato le scuole superiori e mi piacerebbe continuare a studiare, ma non so quale corso universitario scegliere”, oppure “vorrei avviare un’impresa, però non conosco il percorso formale da intraprendere”, ma anche “ambisco a lavorare all’estero, tuttavia non ho conoscenze fuori dall’Italia”. O, ancora, “vorrei rendermi utile alla città e cerco un suggerimento sulle realtà in cui prestare servizio”. Sono alcune tra le principali richieste presentate da luglio a fine novembre all’Informagiovani 4.0 di Modena.

In particolare, sono stati 744 i contatti e accessi complessivi ricevuti dal centro di piazza Grande 17, con una lieve maggioranza rappresentata dalle ragazze (433, ovvero il 58 per cento), e, soprattutto, registrando un graduale aumento dei numeri a partire dai 47 accessi del periodo iniziale luglio-agosto, in estate, fino ai 320 di novembre. L’incremento è legato anche a una promozione sul territorio delle attività effettuata con specifici invii di newsletter a destinatari individuati dagli iscritti alla YoungEr-card e dai database dell’Informagiovani; numerosi giovani, inoltre, sono stati indirizzati al servizio dagli operatori dell’Urp comunale o si sono messi in contatto grazie al “passaparola”. Infine, una recente campagna di comunicazione, sviluppata sia online sia offline (pure con incontri in alcuni dei principali luoghi di ritrovo dei giovani: Unimore, associazioni studentesche universitarie, scuole superiori, la Tenda…), ha contribuito a diffondere la conoscenza sul territorio delle attività proposte. Un significativo riscontro è fornito anche dalla crescente “digitalizzazione” degli accessi: in novembre i contatti via applicazione WhatsApp sono stati il 35 per cento e, più in generale, quelli sviluppati via telefono, soprattutto cellulare e in maniera minore quello l’utenza fisso dello sportello, sono stati pari al 48 per cento; le richieste inoltrate via mail hanno costituito il 27 per cento mentre quelle in presenza, cioè al front office allo sportello di piazza Grande, hanno costituito il 24 per cento.

Entrando nel dettaglio dell’operatività, in cinque mesi l’Informagiovani 4.0 ha proposto e gestito 77 colloqui di carattere specialistico su appuntamento e per 25 ragazzi è stato fissato anche un secondo incontro, per un totale di 102 incontri. La maggior parte delle sollecitazioni ha riguardato la ricerca del lavoro (poco meno della metà, il 46 per cento dei casi) e dei corsi di formazione (il 26 per cento). Di solito in ogni colloquio vengono affrontati più temi: lavoro e formazione più frequentemente, in alcuni casi la mobilità internazionale (il 12 per cento) o il volontariato (il 5 per cento). Argomenti che, comunque, si approfondiscono in relazione agli interessi e alle aspirazioni che emergono nel confronto con l’operatore.

I contenuti affrontati e i percorsi individuati sono sempre definiti con riferimento ai servizi del territorio e alle opportunità che vengono offerte; al termine di ogni colloquio viene concordato col giovane coinvolto un secondo contatto di verifica per raccogliere un feedback e per valutare insieme il percorso proposto, definendo eventuali correzioni all’iter concordato. Dai percorsi di presa in carico, infine, emerge che il 70 per cento dei ragazzi che si sono rivolti al servizio di piazza Grande ha intrapreso un percorso di formazione, è in attesa di un colloquio di lavoro o ha iniziato un tirocinio, definendo dunque un progetto e un cammino personale.

Come contattare il servizio?

Dal telefono al web, sono diversi i canali attraverso cui i giovani dai 18 ai 29 anni possono contattare l’Informagiovani 4.0, avviando quindi il percorso finalizzato alla presa in carico delle proprie situazioni. Il servizio può essere raggiunto attraverso una chiamata o video-chiamata sul cellulare (al numero 334-3844490) o al telefono fisso (059-20312); via applicazione WhatsApp (sempre all’utenza 334-3844490); via posta elettronica (e-mail alla casella informagiovani4.0@comune.modena.it); chiedendo un appuntamento tramite la compilazione della form presente online sul sito del Comune di Modena , dove è anche possibile iscriversi a una newsletter dedicata; rivolgendosi di persona allo sportello di piazza Grande 17.

Durante il primo contatto vengono rilevati i bisogni e le richieste del giovane e fornite risposte specifiche; inoltre, soprattutto, viene proposto un percorso di accompagnamento e approfondimento attraverso una consulenza personalizzata su appuntamento, che si può svolgere in presenza o in videochiamata. Questo servizio prevede, in base alle tematiche di interesse, anche la possibilità di fissare un incontro o indirizzare i giovani agli enti partner del progetto Informagiovani 4.0.

Tutti i giovani che hanno effettuato il colloquio ricevono una mail col riepilogo del percorso che è stato condiviso e vengono contattati dopo circa 15 giorni per fare il punto sullo sviluppo delle azioni concordate; in questa occasione gli operatori raccolgono riscontri, valutano eventuali correzioni dell’azione e, se necessario, provvedono a fissare un secondo appuntamento.

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