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In Rwanda per costruire 350 ponti sospesi, la sfida di un ingegnere modenese

Un giovane ingegnere strutturale laureatosi in Unimore, Nicola Turrini, ora ha la responsabilità di realizzare per conto di una Ong statunitense, Bridges to Prosperity, ponti sospesi pedonali per consentire alle popolazioni locali di poter usufruire di servizi basilari come istruzione, lavoro e sanità

Un ingegnere strutturale modenese ora realizza ponti sospesi pedonali in Rwanda per conto della Ong Bridges to Prosperity. E’ Nicola Turrini, che dopo la laurea magistrale in ingegneria strutturale conseguita in Unimore e un’esperienza di sei mesi, l’ultimo anno di corso nel 2013 in Spagna, attraverso il programma Erasmus Placement, è partito per uno stage che gli avrebbe “cambiato la vita”.

La capitale spagnola Madrid, oltre a permettergli di imparare e perfezionare due lingue (inglese e spagnolo) e fornirgli un incredibile ambiente lavorativo, gli ha permesso di vivere in un ambiente multiculturale che gli ha aperto gli occhi al mondo.

Dopo la laurea magistrale in Ingegneria civile a Unimore gli viene offerto lavoro come Project Engineer nell’impresa dove ha trascorso il suo Erasmus, a Madrid, e dove ha lavorato dal 2014 alla fine del 2016. Lasciando il lavoro a Madrid, entra in contatto con la Ong Americana Bridges to Prosperity, la quale si occupa di costruire ponti sospesi per permettere a comunità isolate in Paesi in via di sviluppo di attraversare fiumi 365 giorni all’anno per usufruire di servizi basilari come istruzione, lavoro e sanità.

Inizia la sua avventura con la Ong svolgendo 9 mesi di volontariato in Nicaragua nel 2017, come Bridge Corp Fellow, dove partecipa alla costruzione di 9 ponti, supervisionando la qualità dei lavori e coordinando gruppi di volontari e lavoratori locali, condividendo con loro le ore di duro lavoro sotto al sole tropicale. Grazie alla sua esperienza come ingegnere strutturale e alle competenze maturate negli anni trascorsi in Unimore, viene assunto come Design Engineer dalla stessa Ong, lavorando questa volta da Glasgow per 10 mesi.

Nel giugno 2018 il programma di Bridges to Prosperity in Rwanda cambia radicalmente i propri obiettivi a seguito della volontà del governo centrale di Kigali di coprire la domanda nazionale di ponti pedonali in zone rurali nel minor tempo possibile. Questo porta ad un veloce ingrandimento del programma rwandese, con l’apertura tra l’altro della posizione di Rwanda Engineering Manager, la quale viene direttamente proposta a Nicola.

Dall’agosto 2018, Nicola Turrini lavora costantemente alla progettazione ed al controllo della qualità di tutti i ponti costruiti da Bridges to Prosperity in Rwanda, i quali raggiungeranno le 350 unità nei prossimi cinque anni.

“La possibilità di applicare gli studi di ingegneria per combattere la povertà - afferma l’ing. Nicola Turrini - relazionata all’isolamento rurale (si calcola che circa un miliardo di persone nel mondo ne soffrano) è un’opportunità unica ed incredibile che non si sarebbe mai presentata, senza il primo passo fatto nel 2013 a Madrid dove lingue, multiculturalità e ingegneria di qualità hanno permesso a questo sogno di diventare realtà e a me di essere l’uomo giusto nel momento giusto”.

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