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A Modena nasce “Nonantolana 1010”. Il nuovo hub per il trattamento delle dipendenze

Il taglio del nastro, alla presenza delle autorità cittadine, regionali e delle forze dell’ordine, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, per rimarcare gli ottimi risultati conseguiti grazie all’azione di prevenzione e riduzione del rischio portata avanti per anni dal Servizio. La struttura, tra gli interventi di edilizia sanitaria più attesi in città, sarà pienamente operativa dal 6 dicembre

 È nata “Nonantolana 1010”, la nuova sede del Servizio Dipendenze Patologiche (SerDP) di Modena. La struttura, moderna, dotata di ogni comfort e che fungerà da hub provinciale per il trattamento delle dipendenze da sostanza e comportamentali, è stata inaugurata questa mattina, nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato autorità cittadine e regionali e rappresentanti delle forze dell’ordine.

Raccontare il mondo delle dipendenze attraverso gli occhi di chi cura, parte il viaggio di “In-Dipendenze”

Presenti, tra gli altri, Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena; Davide Baruffi, Sottosegretario Presidenza della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna; Gian Domenico Tomei, Presidente della Provincia di Modena; Antonio Brambilla, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena; Andrea Spanò, Direttore del Distretto sanitario di Modena; Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Modena; e Chiara Gabrielli, Responsabile del Servizio di Dipendenze Patologiche di Modena.

La scelta di inaugurare la struttura in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids rimarca gli ottimi risultati conseguiti dall’azione di prevenzione e riduzione del rischio messa in campo da anni dal Servizio, in collaborazione con gli altri nodi della rete dedicata alle persone con dipendenza.

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Con lo svolgimento delle verifiche finali, i collaudi funzionali degli impianti e le autorizzazioni conseguite, arriva dunque a compimento uno degli interventi di edilizia sanitaria più attesi in città, che consentirà il trasferimento delle attività dalla sede storica di via Sgarzeria: il Servizio sarà pienamente operativo nella nuova sede di via Nonantolana 1010 a partire da lunedì 6 dicembre.

I lavori

L’edificio, realizzato con un investimento di quasi 1.600.000 euro di fondi aziendali, è sviluppato su una superficie di 750 metri quadrati distribuiti su un unico piano, circondato da aree verdi in un terreno di 2.650 metri quadrati, il cui diritto di superficie è stato ceduto dal Comune all'Azienda USL di Modena.

Particolare attenzione è stata posta all’accessibilità, con la realizzazione di una nuova bretella stradale riservata ai mezzi pubblici e l’installazione di una pensilina per la fermata dell’autobus adiacente alla nuova sede, con ingresso pedonale dedicato.

Due gli accessi previsti, uno dedicato esclusivamente al personale e l’altro, quello principale, per l’utenza.

Altro elemento curato nel dettaglio è quello relativo alla sicurezza: la struttura è dotata di impianto di videosorveglianza collegato con le forze dell’ordine.

“Nonantolana 1010” si configura come struttura all’avanguardia, un luogo dove mettere in pratica i più innovativi modelli di trattamento e cura per quanto riguarda le dipendenze.

La sede di via Nonantolana sarà inoltre la base da cui partirà la Clinica Mobile, avamposto qualificato per raggiungere l’utenza nelle diverse aree della città, e che rappresenta insieme all’Unità di Strada i servizi più di prossimità.

La struttura

Tre sale d’attesa, quattro ambulatori, 11 studi medici, una sala riunioni, oltre a servizi igienici, spogliatoi, atelier, area relax e locali tecnici: la nuova sede risponde alle necessità di un SerDP accogliente e innovativo, sia per quanto riguarda i bisogni dell’utenza, in aumento negli ultimi anni, sia per lo svolgimento dell’attività professionale degli operatori che vi lavorano. La struttura ruota intorno al cortile interno, al cui centro è posizionata una palma, elemento rappresentativo di un luogo di pregio, riservato ma fruibile.

L’attività

 Nei primi 8 mesi del 2021 il SerDP di Modena ha seguito oltre 1250 persone, di cui un quinto è donna, e un decimo è straniero; più della metà i contatti per consumo di alcol, azzardo patologico e fumo di sigaretta. La maggior parte delle persone seguite ha tra i 25 ed i 50 anni.

La prima causa di accesso al Servizio per le sostanze illegali negli ultimi anni si conferma essere il consumo incontrollato di cocaina, mentre la dipendenza da oppioidi resta il disturbo più frequente tra gli utenti già in carico.

Nel SerDP di Modena città (che comprende, oltre alla sede di via Nonantolana, gli ambulatori di via Newton e i servizi di prossimità della clinica mobile, dell’unità di strada e all’interno delle carceri) lavorano attualmente 42 operatori delle aree medico-infermieristica, psicologica, socio-educativa, amministrativa, operatori della sicurezza e mediatori culturali. La rete dei SerDP è diffusa su tutta la provincia e 80 sono gli operatori delle DP sul campo nei Distretti di Carpi, Mirandola, Sassuolo, Vignola e Pavullo, che hanno avuto contatto nei primi 8 mesi del 2021 con oltre 2300 consumatori di sostanze, alcol, gioco d'azzardo. A oggi nei Servizi DP si rileva una ripresa dell'utenza sui livelli del 2019, dopo il fisiologico calo dovuto alla pandemia da Covid-19.

“Prevenzione e cura, sanità pubblica, qualità urbanistica. Sono le parole chiave - afferma Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena- che accompagnano questo intervento, molto atteso in città, e che assumono un significato particolare nella Giornata mondiale contro l’Aids e in un tempo segnato dalla pandemia. L’emergenza sanitaria, con le sue chiusure e le limitazioni della socialità, infatti, ha contribuito ad acuire il problema delle dipendenze, soprattutto per le persone più fragili o più sole, e ha reso ancora più necessario un rafforzamento dei trattamenti con un centro dedicato”.

“Il trasferimento del servizio nella nuova sede era molto atteso in città- dichiara Davide Baruffi, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna-  e rappresenta più in generale un passo avanti per l’intero territorio provinciale. Investire sulla prevenzione e sul contrasto alle dipendenze è tra i compiti essenziali di una sanità forte e radicata nel territorio. Ricordiamo che solo un’infrastruttura pubblica, fatta di competenze, servizi e prossimità può svolgere questo compito: è un capitale sociale prezioso su cui continuare ad investire a vantaggio di tutti i cittadini, senza distinzione di condizione economica, sociale e culturale”.

Anche Antonio Brambilla, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena si esprime in merito "Il tema delle dipendenze è di stringente attualità nella società odierna e la pandemia ha contribuito ad acuire molte situazioni, soprattutto quelle nei contesti di maggiore fragilità. Con questa struttura Modena si conferma all’avanguardia nel trattamento delle dipendenze da sostanza e comportamentali, perché se è vero che è il contenuto a fare la differenza, e il livello di competenza e professionalità degli operatori è fuori discussione, anche la qualità del contenitore consente di elevare l’offerta dei servizi. Oggi è una giornata molto importante per Modena, perché si tratta di un intervento che la città attendeva da anni e che l’Azienda USL, di concerto con l’amministrazione comunale, ha fortemente voluto, portandolo a compimento".

“È con grande soddisfazione che oggi inauguriamo la nuova sede del SerDP di Modena “Nonantolana 1010” - afferma Andrea Spanò, Direttore del Distretto sanitario di Modena- dedicata ai pazienti con problemi di dipendenza patologica. Questi pazienti hanno caratteristiche che sono sovrapponibili a quelle della popolazione generale: invecchiamento, immigrazione, pandemia e drammatiche conseguenze delle crisi economiche e sociali e, pertanto, necessitano di un appropriato approccio interdisciplinare che si realizza con percorsi di cura fortemente integrati tra i vari attori interessati. Un ringraziamento particolare va a tutti gli operatori del Servizio Unico Attività Tecniche Aziendale per l’impegno profuso in tutte le fasi di realizzazione”.

"La diversificazione e il poliabuso di sostanze, l’emergere di nuove dipendenze comportamentali, l’elevata frequenza di comorbilità con patologie internistiche e disturbi psichiatrici, l’invecchiamento della popolazione in carico ai servizi e la necessità di intercettare precocemente le persone che usano droghe, sono tutti elementi che impongono un adeguamento e un rafforzamento del sistema di offerta preventiva, terapeutica e riabilitativa per le dipendenze. Vanno in questa direzione l'apertura della nuova sede del SerDP di Modena e lo sforzo costante volto al reclutamento di nuovi professionisti, motivati e competenti, al servizio della comunità" Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale

“I SerDP sono, in ogni Distretto, il fulcro delle attività sulle dipendenze all’interno del Dipartimento di Salute Mentale. - è la dichiarazione di Chiara Gabrielli, Responsabile del Servizio Dipendenze Patologiche di Modena- Le équipe lavorano in forte integrazione con gli enti locali e tutti i servizi socio-sanitari: vorrei citare in primis i colleghi degli enti accreditati che operano nel modenese (CEIS, Papa Giovanni XXIII, Nefesh, Angolo e Gulliver) e quelli che con noi gestiscono le attività di prossimità in strada dedicate ai consumatori di sostanze (Caleidos, CEIS e Papa Giovanni XXIII), ma non posso tralasciare di menzionare le associazioni, i volontari e le forze dell’ordine che in un incessante lavoro congiunto ci consentono di sviluppare la nostra mission a favore delle persone che consumano sostanze, alcol, fumo di sigaretta o giocano d’azzardo”.

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