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Caos tamponi, arriva una nuova soluzione per la viabilità in strada Minutara

L'Ausl in grande difficoltà: "Così non ce la facciamo". Si prepara uan nuova organizzazione, mentre in Regione si valutano protocolli diversi per al quarantena

Ieri presso il drive through per i tamponi di strada Minutara sono stati eseguiti 1.200 prelievi. Si tratta del record dallo scorso marzo, nel pieno della seconda ondata. Un Santo Stefano che ha messo a dura prova il sistema, considerando anche che quello di Modena era l'unico punto aperto in provincia: attese di ore e ore in auto per i cittadini e turni massacranti per gli operatori.

Un caso straordinario, ovviamente, ma purtroppo non molto distante dalla situazione che da ormai diverse settimane si vive all'ex Aeronautica, dove i disagi per li utenti sono all'ordine del giorno. Nell'ultimo mese, con la ripresa dei contagi, i tempi di attesa per il tampone si sono allungati notevolmente. A risentirne è stata la viabilità dell'area dove si trova l'ex caserma, con interventi quotidiani della Polizia Locale per gestire il traffico bloccato. Ieri è stato utilizzato anche il parcheggio del PalaPanini, dove gli intenti hanno fermato un lungo serpentone per non bloccare la viabilità lungo via Divisione Acqui.

Purtroppo i numeri della pandemia, anche sul territorio modenese, sembrano destinati a peggiorare e questo comporterà un ulteriore aggravio di un sistema che già oggi è in estrema sofferenza. 

L'Ausl, che più volte si è scusata per i disagi, ha sottolineato anche oggi - attraverso il Direttore Sanitario Silvana Borsari e il Direttore del Distretto di Modena Andrea Spanò -  come uno dei problemi più significativi sia il fatto che molti utenti si presentano con estremo anticipo sull'orario convenuto, andando così ad intasare la dacia oraria assegnata anche prima di quella finestra di tempo. I dirigenti hanno ribadito come non sia necessario anticipare così tanto l'arrivo, anzi, hanno suggerito di ritardarlo alla parte finale della fascia assegnata.

Nel frattempo questa mattina è stato messo a punto in piano che ridisegnerà la viabilità interna dell'ex caserma nuovi percorsi per sfrittare al meglio lo spazio e togliere auto dalle strade, con l'aiuto di volontari che dirigeranno il traffico. Accanto a questo, si studia un rimodellamento delle fasce orarie, con l'ipotesi di fissare appuntamenti ad orari più precisi per ciascun utente.. Non più fgasce di due o più ore entro cui presentarsi, ma tempi più ristretti.

In ogni caso, le problematiche a livello di organizzazione sono note: la gestione del personale resta il punto critico di questa fase della pandemia. Le risorse scarseggiano e il lavoro di tracciamento si appesantisce. L'Ausl di Modena aveva richiesto alla struttura commissariale l'invio di 80 militari, ma al momento non è arrivata alcuna risposta.

"Ieri si sono accumulate troppo richieste e quanto è accaduto è intollerabile - ha commentato Silvana Borsari - Tenete conto che siamo passati da 2-3mila tamponi al giorno a più di 5mila.  Abbiamo anche chiesto una modifica del protocollo che si sta discutendo in Regione Soprattutto un solo tampone a fine quarantena sia per i contagiati che per i contatti stretti. Stiamo ragionando per chiedere questa modifica del protocollo. Perchè così non ce la facciamo, non ce la facciamo noi a farli ma non ce la fa neanche il laboratorio a reggerli e a garantire le 48 ore per il referto". 

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