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Officina abusiva scoperta in via Divisione Acqui, al lavoro anche un clandestino

All’interno due lavoratori in nero, di cui uno anche irregolare. La Polizia locale ha sanzionato e denunciato il titolare e sequestrato tutte le attrezzature

Gestiva, non lontano dal centro cittadino, un'officina totalmente abusiva, sfruttando anche il lavoro in nero prestato da una persona irregolare sul territorio italiano già destinataria di un provvedimento di espulsione. Ad accertare le numerose irregolarità è stata la Polizia locale di Modena. Per il titolare dell’attività, un cittadino serbo di 59 anni, sono scattate denunce e sanzioni per 5mila euro, oltre al sequestro delle attrezzature. 

Il sopralluogo del Nucleo commerciale della Polizia locale è avvenuto la scorsa settimana in seguito alla segnalazione relativa a un’autofficina condotta senza la certificazione di prevenzione incendi. In realtà la ditta avrebbe dovuto svolgere compravendita di auto, ma all'interno dello stabile situato in via Divisione Acqui, l’attività era ben diversa. Erano presenti, infatti, numerosi veicoli in riparazione, persone al lavoro e un continuo telefonare e andirivieni di clienti. 

Sul posto le agenti hanno trovato quindi un’officina in piena attività, attrezzata di sollevatori, banchi da lavoro, pistole pneumatiche, saldatrici ed altri attrezzi. A effettuare le riparazioni sui mezzi erano due uomini senza regolare contratto di lavoro e come se non bastasse uno dei due, un albanese, anche irregolare per la norma sugli stranieri, già destinatario di un provvedimento di espulsione. L’uomo, nonostante le mani e gli indumenti sporchi di grasso e olii lubrificanti e nonostante stesse cambiando una lampadina su di un autocarro, alla vista delle agenti si è immediatamente preoccupato di dire che non stava lavorando. Nei suoi confronti è scattata una denuncia per l’inosservanza delle norme sugli stranieri. 

Il titolare della ditta è stato sua volta denunciato dalla Polizia locale per aver impiegato manodopera presente in modo irregolare sul territorio e dai Vigili del Fuoco per la mancanza della certificazione per la prevenzione incendi. La mancata presentazione alla Camera di Commercio della segnalazione obbligatoria di inizio attività di autoriparatore, rende inoltre l’attività completamente abusiva. Le operatrici della Polizia Locale hanno contestato, quindi, al titolare anche la relativa sanzione amministrativa da 5.000 euro e hanno sequestrato tutte le attrezzature e le strumentazioni presenti. Infine, due clienti sono stati sanzionati in quanto avevano affidavano i lavori di riparazione dell'auto ad una ditta abusiva.

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