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Ricostruzione e prezziario, ordinanza "al rialzo" del Commissario Bonaccini

Come annunciato ieri, il Commissario alla ricostruzione ha firmato l’ordinanza che, insieme al nuovo prezziario regionale e al decreto-legge 50 emanato dal Governo, riconosce alle imprese impegnate nel cratere i maggiori costi dovuti al ‘caro materiali’

Un aumento dei contributi concessi, in aderenza al prezziario regionale aggiornato, per far fronte ai maggiori costi sostenuti dai cantieri della ricostruzione privata interessati dall’aumento straordinario dei prezzi dei materiali. Annunciata ieri, è arrivata oggi la risposta al ‘caro materiali’ del presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, che ha firmato una apposita ordinanza (la n.10 del 20 maggio 2022); il provvedimento, fortemente atteso da associazioni, imprese ed e Comuni del cratere, si aggiunge a quello della Giunta regionale, dell’aprile scorso, che aveva già disposto l’aggiornamento dell’Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche e di difesa del suolo per l’anno 2022.

Il prezziario regionale diventa ora la base di riferimento anche per la ricostruzione provata post-sisma, dove gli ultimi cantieri che separano l’Emilia dal completamento del recupero di case e capannoni rischiavano il blocco proprio a causa dello shock sui prezzi in costante e drastico aumento.

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L’Ordinanza del Commissario riconosce così un incremento del contributo a copertura dei maggiori costi relativi ai lavori ammissibili, eseguiti e da eseguirsi, a partire dal 1^ gennaio 2021 fino al completamento.

I maggiori costi rilevati dalle imprese dovranno essere rendicontati da parte del direttore dei lavori e controllati dagli uffici preposti, avendo a riferimento i limiti stabiliti dal nuovo Elenco prezzi regionale 2022.

L’incremento del contributo connesso ai maggiori costi contabilizzati non potrà superare il limite massimo forfettario del 20% del contributo concesso per i lavori ammessi e non ancora eseguiti alla data del 1^ gennaio 2021.

Per le imprese, come sempre, l’incremento di contributo sarà concesso entro i limiti e nel rispetto della disciplina comunitaria connessa agli aiuti di stato in regime “de minimis”.

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