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Oscar green della sostenibilità: il premio anche a Giulia Ruini di Carpi

Consegnati gli Oscar Green 2021 di Coldiretti alle idee imprenditoriali innovative che combattono il cambiamento climatico, lo spreco alimentare e creano occupazione oltre il Covid

C’è anche Giulia Ruini di Carpi tra gli “innovatori di natura”, i giovani imprenditori agricoli dell’Emilia-Romagna protagonisti, con le loro idee vincenti, di Oscar Green 2021, il concorso dedicato all’innovazione in agricoltura riservato alle aziende condotte da under 35 e conclusosi nella mattinata di mercoledì 27 ottobre con la premiazione regionale organizzata da Coldiretti Emilia-Romagna presso l’Ex Convento di San Francesco, a Bagnacavallo di Ravenna. A Giulia – rende noto Coldiretti Modena – è stato assegnato l’Oscar Green 2021 per la categoria Sostenibilità e transizione ecologica.

Nella sua azienda di Budrione di Carpi – informa Coldiretti Modena - Ruini produce Vermicompost, detto anche humus di lombrico, un prodotto totalmente ecosostenibile di immediata disponibilità, da usare come fertilizzante naturale per la coltivazione delle piante. Il vermicompost è ricco di ormoni, enzimi, batteri, amminoacidi e funghi, che in modo sinergico stimolano le piante rendendole più resistenti ai parassiti e alle malattie.

“Il futuro è nella terra, per questo motivo ho deciso di mettermi in gioco e provarci – ha detto Giulia. Credo nel biologico e nel rispetto della natura così, dopo aver abbandonato la mia precedente occupazione ma anche dopo tanta ricerca e formazione, mi sono lanciata in questa avventura. E l’impegno è stato premiato perché adesso sono tra i rivenditori italiani accreditati dal Ministero delle Politiche Agricole. Ringrazio poi Coldiretti per questo riconoscimento che mi conferma di aver fatto la scelta giusta”

“I nostri giovani sono il nostro orgoglio - sottolinea il Presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari intervenuto alla premiazione con il Direttore Giovanni Duò. Sono ricchi di idee e le stanno portando con successo in agricoltura: sono loro che stanno dando un volto nuovo al nostro settore sfruttando tutte le opportunità raccontando la vitalità di un settore, quello agroalimentare, che ha saputo reagire, proprio sotto la loro spinta, alle difficoltà innescate dall’emergenza sanitaria mettendo a valore azioni fondamentali per combattere il cambiamento climatico, contrastare gli sprechi alimentari e, ovviamente, creare posti di lavoro. Occorre ora – conclude Borsari - sostenere il sogno imprenditoriale di questa generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”.

Una resilienza e una vitalità, quella mostrata dai giovani imprenditori, che trova conferma anche nei dati di Unioncamere relativi al primo semestre 2021 – sottolinea Coldiretti - con le aziende agricole under 35 che nell’ultimo anno sono cresciute a livello regionale del 3,6% toccando quota 2.432 unità, dato che si traduce in quasi 15 nuove aziende agricole nate ogni mese. Nell’era del Covid il comparto agricolo, per quanto riguarda le imprese condotte da giovani, fa dunque registrare dati in aumento insieme ad altri pochi settori come quello dei servizi di comunicazione digitali e di produzione software, attività ovviamente sostenute dalla crescita obbligata dello smart working.

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