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Aumentano i ricoveri per Covid, negli ospedali scatta il piano di emergenza

Al Policlinico e a Baggiovara già rimandati alcuni interventi chirurgici. Reparto Covid aprono a Sassuolo e a Vignola

Era già previsto che la rete degli ospedali modenesi si modificasse per rispondere all’evolversi della pandemia, e così sta accedendo. Secondo un piano elaborato nell’estate, in maniera congiunta, dalle tre Aziende sanitarie modenesi – Azienda USL, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa – sulla base di possibili scenari, in questi giorni è in atto una parziale riorganizzazione delle attività e delle funzionalità all’interno degli ospedali e delle altre strutture sanitarie della rete assistenziale modenese, per garantire una pronta e adeguata risposta ai pazienti affetti da covid.

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, primo riferimento per la centralizzazione dei pazienti con infezione da Sars-CoV2, ha disposto una riduzione dei ricoveri programmati procrastinabili in area chirurgica, dal 28 ottobre al 3 novembre inclusi. Verranno comunque garantiti gli interventi urgenti e non procrastinabili e quelli per patologia oncologica di classe A. Ciò si rende necessario al fine di espandere ulteriormente le aree da adibire all’assistenza di pazienti covid - sia al Policlinico in prima battuta sia all’Ospedale Civile di Baggiovara - che attualmente consistono in 138 posti letto di degenza ordinaria cui si aggiungono 30 posti tra terapia intensiva e semintensiva, distribuiti sui due ospedali AOU.

L’assistenza a tali pazienti prevede il progressivo coinvolgimento di altri ospedali provinciali per la gestione della restante casistica acuta o post acuta (vale a dire pazienti che manifestano forme acute di malattia o che pur avendo superato la fase acuta di malattia, necessitano comunque di assistenza in una struttura sanitaria), a supporto degli hub Covid. Proprio in questo senso, infatti, la rete territoriale sta lavorando per aumentare la capacità di accoglienza di pazienti covid all’interno delle proprie strutture, anche intermedie, come dimostra la recente apertura del nuovo Ospedale di Comunità a Novi di Modena con 15 posti letto.

All’Ospedale di Vignola aprirà da oggi un’area dedicata al covid, opportunamente isolata dal resto dell’ospedale e con operatori riservati esclusivamente a tale reparto. Saranno disponibili 14 posti letto per pazienti post acuti. Sempre in area sud anche l’Ospedale di Sassuolo Spa accoglierà pazienti covid positivi in un’area dedicata che prevede una progressiva attivazione di posti letto post acuti, fino a un massimo di 22.  

“Abbiamo presentato questo scenario nell’ultima Conferenza territoriale sociale e sanitaria, il 22 settembre – dichiarano i tre Direttori generali, Antonio Brambilla, Claudio Vagnini e Bruno Zanaroli – e domani condivideremo nuovamente con i Sindaci dei diversi territori le scelte, certamente non semplici, che riguarderanno la rete sanitaria. Sono il frutto delle logiche di integrazione e della piena sinergia che abbiamo costruito nel corso della prima ondata della pandemia, sinergia che ha consentito al ‘sistema Modena’ di reggere l’impatto dell’aumento dei contagi e di potersi fare carico di tutti i pazienti, sia ospedalizzati che sul territorio, oltre alla sorveglianza di tutte le persone in isolamento precauzionale. Chiediamo anche ai cittadini concludono – di accompagnare i mesi che verranno con comportamenti responsabili e pienamente rispettosi delle norme in vigore, solo se la Comunità si impegna in maniera congiunta per la prevenzione del contagio e la protezione dei più fragili sarà possibile garantire su tutto il nostro territorio la risposta più adeguata al bisogno di assistenza relativo alla pandemia ma anche a tutte le altre patologie”.

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