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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aumentano i ricoveri per Covid, negli ospedali scatta il piano di emergenza

Al Policlinico e a Baggiovara già rimandati alcuni interventi chirurgici. Reparto Covid aprono a Sassuolo e a Vignola

Il piano covid, presentato nei mesi scorsi dalle Aziende sanitarie modenesi anche in Conferenza territoriale sociale e sanitaria (seduta del 22 settembre scorso), risponde all’obiettivo di pianificare in modo efficace e tempestivo l'organizzazione del sistema sanitario modenese in relazione al livello di gravità dell'epidemia da Covid-19 e sulla base di diversi scenari possibili.

Oltre agli ospedali, un ruolo fondamentale è rivestito dalla rete territoriale: dai medici di famiglia e pediatri di libera scelta, alle Usca (Unià speciali di continuità assistenziale) e tutta la rete delle Cure Primarie e dell’Assistenza domiciliare, fino al Dipartimento di Sanità pubblica, tutti sono impegnati a individuare e gestire i casi asintomatici e di media gravità al domicilio o in strutture – come le residenze per anziani o gli hotel covid – evitando il ricorso al ricovero dove non necessario, con il contributo della rete di specialisti, dei Pronto soccorso e specifici percorsi di teleconsulto e telemedicina.

Nel piano è prevista infatti anche la conferma delle modalità assistenziali  già avviate con la prima ondata dell'epidemia come il percorso attivato nei Pronto soccorso per garantire un accesso organizzato e concordato con i medici di famiglia, che si è rivelato efficace soprattutto in presenza di pazienti anziani e con più patologie, il lavoro delle Usca rivolto a pazienti sintomatici che necessitano di visita al domicilio e valutazione di approfondimenti diagnostici su indicazione di medici e pediatri, infine l'estensione in tutto il territorio provinciale del servizio di specialisti di varie branche ambulatoriali consultabili telefonicamente dai medici di famiglia,  attivo in via sperimentale nell'area centro, che ha consentito di ridurre il ricorso alle prime visite di valutazione del paziente e dunque l’accesso alle strutture sanitarie in un momento di possibile diffusione del contagio.

All'ospedale di Baggiovara l'hub Covid-19 è già in grado di accogliere i pazienti in caso di necessità; nei giorni scorsi sono stati completati i lavori per la messa in funzione di tutte le strumentazioni e dispositivi tecnologici. Sono tuttora in corso, invece, i lavori dell'altro hub Covid-19, al Policlinico di Modena, con l'obiettivo di avviare la struttura entro novembre. Sono previsti complessivamente 48 posti di terapia intensiva, 18 a Baggiovara e 30 al Policlinico, in aggiunta a quelli già esistenti. Sono attrezzati per il monitoraggio dei parametri vitali con possibilità di controllo in remoto tramite dispositivi mobili e postazioni ergonomiche per una più corretta e sicura gestione dei trattamenti e sistemi di ventilazione integrati di ultima generazione.

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