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Autenticità degli alimenti, una nuova piattaforma di analisi per Unimore

Sarà inaugurata martedì 3 dicembre 2019 presso il CIGS- Centro Interdipartimentale Grande Strumenti di Unimore con un convegno dedicato a “Nuove tecnologie al servizio della qualità e della autenticità degli alimenti” promosso dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche

“La fattiva partecipazione di rappresentanti di numerose istituzioni - spiega Andrea Marchetti di Unimore - alla giornata di inaugurazione del laboratorio di spettrometria di massa isotopica IRMS è sicuramente un elemento qualificante dell’iniziativa, a testimonianza dell’importanza del settore agro-alimentare per il nostro territorio. Nonostante gli argomenti affrontati possano essere considerati ancora di “frontiera” nel contesto delle ricerche sulla tracciabilità geografica ed autenticità degli alimenti, l’iniziativa intende sottolineare l’importanza del connubio sinergico tra mondo della ricerca, settore produttivo ed istituzioni del territorio. Per queste ragioni l’iniziativa è rivolta a tutti i rappresentanti dell’imprenditoria del settore agro-alimentare con specifico riferimento alle filiere dei prodotti a denominazione che maggiormente caratterizzano la nostra regione.

“Con l’acquisizione di questa tecnologia di analisi isotopica - dichiara Pierluigi Sciolette, Presidente della Società Palatipico che con il marchio Piacere Modena promuove l'agroalimentare del territorio modenese, l’Università di Modena e Reggio Emilia si pone all’avanguardia nella ricerca dell’origine dei prodotti agroalimentari e quindi della loro autenticità. In un mondo dove le contraffazioni, in particolare all’estero, sono all’ordine del giorno diventa indispensabile smascherare queste truffe. E’ l'inizio di un percorso, da incrementare nel tempo, per la tutela degli onesti produttori delle nostre denominazioni”.

 “Modena è la seconda provincia in Italia per impatto economico delle produzioni a indicazione geografica europea. La Camera di Commercio è da molto tempo in prima linea per promuovere le eccellenze agroalimentari tipiche del territorio – sottolinea Giuseppe Molinari, Presidente della Camera di Commercio di Modena – prestando particolare attenzione alla qualità, alla certificazione delle filiere ed alla provenienza dei prodotti, anche con l’obiettivo di tutelare i consumatori. Proprio per questa ragione abbiamo voluto sostenere l’iniziativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia “Smart InnovaFood” che ci proietta nel futuro portando l’innovazione tecnologica e scientifica sempre più a servizio del mondo economico ed imprenditoriale”.

“Le province di Modena e di Reggio Emilia – sottolinea Claudio BiondiPresidente del Consorzio del Lambrusco di Modena - esprimono una capacità produttiva media annua di 1,8 milioni di quintali di uve Lambrusco le quali sono rivendicate dai produttori con la Denominazione di Origine DOP e IGP. La Denominazione di Origine rappresenta un mezzo per rispondere al crescente problema della sicurezza alimentare a tutela delle scelte del consumatore.I Consorzi per la tutela e la valorizzazione del Lambrusco a Denominazione di Origine DOC e IGT esprimono l’attitudine delle imprese vitivinicole al bene comune. Il progetto per la realizzazione della piattaforma analitica legata ai principi fondatori di Smart Innovative Research to Support Food Quality è funzionale agli scopi delle imprese vitivinicole che rivendicano le Denominazioni di Origine legate al “Lambrusco” sempre più interessate a dimostrare l’origine e le caratteristiche organolettiche del prodotto all’atto dell’immissione al consumo”.

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